Il Ministro Speranza gela l’italia: «Mascherine e distanze fino al vaccino»

25 Giugno 2020 - 20:11

Il Ministro Speranza gela l’italia: «Mascherine e distanze fino al vaccino»

Chi pensava che i DPI, i Dispositivi di Protezione Individuale, potessero essere abbandonati in un cassetto come ricordo (brutto) della pandemia si sbagliava di grosso.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, in un’intervista a Corriere.it parlando di mascherine distanziamento sociale ha gelato l’Italia. In particolare, il Ministro, si è soffermato sui punti cardini della FASE 3, quella che stiamo vivendo: “L’uso delle mascherine, il distanziamento sociale e il lavaggio frequente delle mani sono le tre regole fondamentali che dovremo continuare a seguire fino a quando non avremo un vaccino, che ci metterà in sicurezza”.

Non solo. Speranza ha poi ribadito ancora una volta quanto il coronavirus sia presente ancora nelle nostre vite e come la battaglia contro il COVID-19 “non sia ancora vinta”. Il Ministro, che non si stanca mai di ripetere questi concetti, ha poi aggiunto: “I bilanci vanno fatti alla fine, e purtroppo non siamo alla fine. Il virus circola, ancora le persone perdono la vita, dobbiamo sentirci dentro questa sfida, se pensiamo che la battaglia è vinta rischiamo di commettere errori: il Paese è ripartito, come è giusto che sia, ma servono cautela e prudenza. Vinceremo la battaglia solo quando ci sarà un vaccino sicuro, capace di dare una risposta vera a tutti i nostri concittadini”.

Si è infine parlato del cura vaccinale. L’italia, lo ricordiamo, ha sottoscritto con altri Paesi un accordo per il vaccino Oxford-Pomezia“si spera che le prime dosi possano essere disponibili già negli ultimi mesi dell’anno. Ecco perché fino ad allora restano fondamentali mascherinedistanziamento sociale e igiene”.
Il Ministro ha poi anche affermato che servono più fondi per il Servizio sanitario nazionale e che bisogna investire sul personale. Per quanto riguarda il Mes “è in corso una discussione e sarà il Parlamento ad esprimere l’ultima parola. Io sono il più convinto, conclude il Ministro della Salute, che serva un investimento straordinario sulla sanità. C’è una parte significativa del Parlamento che pensa che si possa accedere ai fondi del Mes insieme ad altri Paesi per non essere gli unici”.

Fonte: Corriere.it