«Mi ha rovinato la vita».
Queste le prime parole di Benedetto Bifronte,il killer 62enne che ha ucciso con un colpo di accetta alla testa il medico Giorgio Falcetto.
Bifronte ha raccontato agli inquirenti che la mattina dell’omicidio, si è recato al pronto soccorso del Policlinico San Donato per alcuni dolori al petto, ma vista la lunga fila d’attesa ha deciso di lasciare l’ospedale. E mentre si trovava nel parcheggio, secondo quanto riferito agli agenti, il 62enne ha raccontato di aver riconosciuto il medico che «due anni fa mi aveva fatto una flebo» e che, a suo dire, gli avrebbe causato «gravi problemi di salute». Bifronte è poi salito sull’auto e ha tamponato la macchina del dottor Falcetto, facendo retromarcia. Ne era nata una lite, finché l’aggressore non ha estratto dal baule un’accetta colpendo il medico alla testa. «Io ero tranquillo, ma il medico era agitato», ha sostenuto Bifronte durante l’interrogatorio. Il 62enne ha poi aggiunto di aver «perso la testa» e di aver colpito Falcetto con l’accetta e di essere poi fuggito perché temeva che le persone intorno che hanno assistito all’aggressione gli avrebbero potuto far del male. Secondo quanto riportato nel verbale dell’interrogatorio, Bifronte ha poi concluso: «Il medico che mi ha fatto le due flebo mi ha rovinato la vita». Intanto nei suoi confronti il pubblico ministero Giovanni Polizzi ha chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere.
Fonte: Open