Napoli, 04 ottobre – Venerdì scorso il Grand hotel Vesuvio ha festeggiato i suoi primi cento quarant’anni di attività.
Per questo importante traguardo, i proprietari hanno voluto che la storia del loro prestigioso albergo fosse racchiusa in
un libro scritto da Annunziata Berrino ed edito da Guida Editori con la grafica di Adriano Alfaro.
Introdotti dalla brillante giornalista Titti Improta, a presentare il bellissimo volume oltre all’autrice, c’erano lo scrittore
Maurizio De Giovanni ed il cavaliere del lavoro Sergio Maione patron dell’albergo. La presentazione si è svolta nel salone delle
feste dell ‘hotel gremito dal pubblico delle grandi occasioni. In prima fila c’erano il sindaco Gaetano Manfredi con la moglie
Cettina, gli assessori Teresa Armato ed Antonio De Iesu, il presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo, il presidente di Confindustria Campania Costanzo Jannotti
Pecci con Elisabetta Giustino e molti cavalieri del lavoro tra i tanti sono riuscito a vedere: Serenella Pacifico con il figlio
Alfredo, Antonio D’amato con la moglie Marilù, Gianni Russo di Casandrino con la moglie Delfina, Gianni Carità, Maurizio
Marinella con Simona Mantovano, Guido Fiorentino con la moglie Ornella, Annamaria Alois.
Il Vesuvio fu il primo dei grandi hotel del lungomare ad essere costruito grazie all’ industriale belga Oscar De Mesnil e ben
presto divenne l”albergo preferito, per la sua posizione e per l’ ospitalità che offriva, da una esigente e ricca clientela che veniva a visitare la nostra città.
A seguire attentamente il racconto dei relatori tra i tantissimi presenti anche qui sono riuscito a vedere: Carlo Palmieri,
Giancarlo Carriero, Luigi ed Annie Grispello, Vincenzo e Mariella Siniscalchi, Fulvio Martusciello, Enzo ed Annalisa De Paola,
Maurizio ed Ada Maddaloni, Lino Ranieri e Anna Paola Merone ed ancora Sergio Cappelli, Mariano e Barbara Rubinacci,
Lucio Mirra e Marilù Dauria, Roberta Buccino Grimaldi, Alessio Visone, Colomba Eccellente.
L’ albergo seriamente danneggiato durante l’ ultimo conflitto mondiale, dove crollò il lato di via Partenope e parte di quello che si
affacciava su via Santa Lucia, venne ricostruito come lo vediamo oggi, tuttavia risulta differente dalle sue iniziali linee architettoniche che invece sono rimaste
intatte nel retro dell”edificio rimasto incolume alle bombe. Con la ricostruzione il Vesuvio divenne un albergo ancora più
elegante ed esclusivo. Nel frattempo la proprietà era passata alla famiglia Fiorentino che aveva voluto che l’albergo
fosse completato anche con un night club al quale fu dato il nome di Vesuvietta. L’ esclusivo locale, che aveva la sua entrata da
dove oggi si accede al roof garden per i clienti esterni dell’albergo, subito divenne meta preferita per la jeuness dorata dell’
epoca. Altri locali dell’albergo Vesuvio invece furono dati in affitto a Barra Gloves un raffinato negozio di guanti che venne
scelto come set cinematografico di alcune scene del film Matrimonio all’ italiana di Vittorio De Sica.
Nel corso degli anni cinquanta nei saloni e nelle camere dell”hotel Vesuvio ci passarono tanti personaggi dell’ aristocrazia europea e molti esponenti del mondo dello spettacolo.
Tra i tanti nelle vetrine dell’albergo con le loro foto vengono ricordate le presenze di Ranieri di Monaco con Grace Kelly, Gina
Lollobrigida, Rita Hayworth oltre a principi sauditi e presidenti della repubblica. Fiore all’occhiello del ricostruito albergo era il
roof garden al nono piano che però era stagionale perché apriva ad aprile e chiudeva ad ottobre.
A segnalare che l’ameno posto era aperto ci pensavono le bandiere issate sui quattro pennoni.
Ad allietare le romantiche cene c’era il piano con il maestro Luigi Ricciardi e proprio in questa bellissima atmosfera
nacque un flirt tra la giovanissima Sophia Loren ed Achille Togliani, famosissimo cantante impegnato al teatro Diana.
I giorni migliori e più belli del Vesuvio sicuramente furono quelli del 1960, l’anno delle olimpiadi di Roma.
Napoli venne scelta come campo di regate per la sezione velica, pertanto in città giunsero atleti da tutto il mondo, inoltre
negli stessi giorni i Serra di Cassano organizzarono nel loro palazzo al monte di Dio un gran ballo invitando tutti i
rappresentanti dell’aristocrazia, che giungendo in città, in molti scelsero di pernottare al Vesuvio.
In seguito, l’apertura dell’autostrada Napoli Roma e il maggior sviluppo delle linee aeree, privarono Napoli di molti viaggiatori
che arrivavano direttamente nella capitale e non più a Napoli via mare e grazie all’ autostrada raggiungevano facilmente
Pompei, Capri e le Costiere senza bisogno di pernottare nella nostra città. Se poi a questo cambio di scelte dei trasporti si aggiunse il
colera ed il terremoto, facilmente si può immaginare la crisi in cui cadde il settore turismo locale e di conseguenza l’ albergo Vesuvio.
Nel 1988 la famiglia Fiorentino cedette l’ albergo alla società Cegal che vedeva come principale azionista Sergio Maione oltre alla
famiglia Beato che rilanciarono nuovamente, con una importante ristrutturazione, tutta l’imponente struttura
alberghiera che fu presentata più bella che mai nel 1992, per festeggiare in un atmosfera da belle epoque con tanto di cancan di ordinanza I 110 anni di attività.
Nel 1994 a Napoli si tenne il G7 ed all’ albergo Vesuvio pernottano contemporaneamente tre presidenti, l’ Americano, il Francese e quello Italiano.
Da allora la storia dell”albergo ha ripreso a viaggiare a gonfie vele. Le lussuose suite hanno ospitato un po’ tutti i grandi nomi
transitati in città, mentre i saloni sono stati scelti per grandi eventi come lo fu per Bulgari quando inaugurò nel 1998 il suo
negozio a Napoli ed organizzò nell’albergo una grande sfilata che aveva come testimonial Claudia Schiffer, all’apice della
sua bellezza. Anche la famiglia Mirra per festeggiare i 70 anni del suo Diana diede nei saloni dell’ hotel, un lussuoso ricevimento.
Con la nuova proprietà anche il roof garden venne completamente rifatto e riaperto non solo per i clienti dell’albergo ma messo a
disposizione anche delle tante persone che volevano cenare su di una terrazza magnifica, ad allietare queste serate fu
chiamato prima un duo di Paraguayani e poi Michele Apicella che in seguito sarebbe diventato lo chansonier delle feste del presidente Berlusconi.
Dopo l’appassionato racconto della storia dell’ albergo la serata è continuata con una cena sul roof garden preceduta da un aperitivo organizzato allo Sky lounge.
A fare gli onori di casa c’erano Letizia Maione con i figli Massimo e Roberta e Maria ed Armando Beato con Ileana Capurro.
Tra i tantissimi presenti sono riuscito a vedere: Maria Grazia Rodinò di Migliore con Antonio Soscia, Piera e Stella Leonetti di
Santojanni, Michele Fortunato e Benedetta de Falco, Luisa Fiordiliso, Salvino e Emanuela Sorrentino, Titta Fiore, Antonio
Sasso, Amedeo e Tiziana Manzo Mimmo e Valentina Ernani, Federico e Giovanna Gentile, Antonella Stefanucci e Domenico
Ciruzzi ed ancora Mimmo ed Angela Iodice, Silvio ed Helen De Simone, Gianni Ambrosino, Carlo e Momina Briguori,
Fabrizio e Maria Rosaria Palmieri, Bruno e Liliana Palazzo, Luigi Porcelli, Maria Rosaria Nessuno che raccontava a tutti di essere stata a cena sul roof con tutti i suoi vari fidanzati avuti nel corso degli anni.