Gli ultimi dati forniti dal Dap parlano di 58 persone transessuali detenute in Italia, di cui 8 in Campania. Il garante campano
dei detenuti Samuele Ciambriello oggi è stato a trovare i Transessuali ristretti al piano terra del reparto Roma di Poggioreale, regalando loro delle mimose.
“Nelle carceri italiane le persone trans detenute sono purtroppo trattate ancora come un fenomeno clandestino, di fronte a cui il Dap non è riuscito a fornire
risposte univoche, creando forme di segregazione di tali individui o relegandoli in reparti precauzionali, insieme a sex offenders, collaboratori di
giustizia o ex appartenenti delle Forze dell’ordine, con cui non condividono vissuto e bisogni. Solo nelle carceri di Napoli, Roma, Belluno, Firenze e Rimini
infatti sono previste sezioni dedicate specificamente alle persone transessuali detenute e solo nel carcere di Rimini queste sono sotto la vigilanza di personale femminile.
Le condizioni critiche della detenzione sono esasperate dalla separazione cui tali persone sono sottoposte, non potendo partecipare realmente ai percorsi
trattamentali e alle attività rieducative previste dagli istituti. Da ciò consegue un disagio di tipo psichico, dovuto spesso anche alla mancanza di relazioni familiari
esterne, oltre che fisico per l’impossibilità di rivolgersi a medici specializzati.”, così il garante Ciambriello all’uscita di Poggioreale.
Infine il garante campano dei detenuti lancia un allarme denuncia: “Nelle persone trans diviene ancora più impossibile declinare qualsiasi forma di affettività e sessualità.
È chiaro che ciò si risolva in una forte discriminazione, che viola il principio di uguaglianza previsto dalla nostra Costituzione, oltre che l’imprescindibile obbligo rieducativo previsto dall’articolo 27.
Occorre far di più, per evitare una doppia reclusione. Non per il futuro prossimo, ma per il nostro sobbollente presente. ”
Mercoledì 10 marzo Ciambriello ha visitato il carcere femminile di Pozzuoli.