“Ora rimane da superare la paura”: sono le prime parole di Roberto Baggio dopo la rapina e il sequestro in casa subito insieme alla famiglia nella sua abitazione ad Altavilla Vicentina, mentre stava guardando la partita degli Europei Italia-Spagna.
Nell’aggressione ad opera di un gruppo di malviventi, l’ex fuoriclasse della Nazionale è stato colpito in fronte e ferito e ha dovuto ricorrere alle medicazioni dei medici del pronto soccorso.
Le parole di Roberto Baggio
“Innanzitutto desideriamo, io e la mia famiglia, ringraziare tutti per il grande affetto ricevuto. Davvero grazie” ha dichiarato Baggio all’Ansa, tramite il suo storico manager, Vittorio Petrone.
In simili circostanze può accadere di tutto, e per fortuna la violenza subita ha generato solo alcuni punti di sutura alla mia persona, lividi e molto spavento” ha detto la leggenda del calcio italiano.
La rapina durante Italia-Spagna
Secondo le ricostruzioni fatte fin qui dagli inquirenti, la rapina a Roberto Baggio è avvenuta nella sua villa isolata nelle campagne del Vicentino, intorno alle ore 22, per mano di un gruppo di almeno cinque persone armate e con il volto coperto da passamontagna.
Il commando ha colto di sorpresa l’ex calciatore mentre stava guardando la partita della Nazionale in Tv con la moglie Andreina e i figli.
Il 57enne avrebbe provato ad affrontare uno dei rapinatori, ma sarebbe stato colpito in fronte con il calcio di una pistola.
Aquel punto i malviventi hanno rinchiuso in una stanza il “Divin codino” e la famiglia, sequestrati per una quarantina di minuti mentre la banda metteva a soqquadro la villa, facendo razzia orologi, gioielli, soldi e altri oggetti di valore.
Quando ha capito che i rapinatori erano andati via, Baggio ha sfondato la porta e chiamato i carabinieri.
Il suo agente Vittorio Petrone ha sottolineato che “quanto è accaduto ieri a Roberto e alla sua famiglia è stato già vissuto da molte altre famiglie.
Solo quando vieni colpito ti rendi conto di quali ferite lascia un episodio di violenza e di sopraffazione subìto nella tua casa, assieme alla tua famiglia”.
“Roberto mi ha ancora una volta stupito per la lucidità e la forza d’animo espresse immediatamente a ridosso dell’aggressione subita” ha aggiunto il manager, precisando come i sistemi di sicurezza della villa non fossero completamente accesi vista la presenza di Baggio in casa.
“Sono certo che Roberto sarà ancora una volta essere il pilastro a cui tutta la sua famiglia potrà appoggiarsi per lasciarsi alle spalle questa brutale aggressione.
Gli inquirenti stanno lavorando intensamente per affidare alla giustizia i colpevoli” ha concluso.
Le indagini
Dopo l’aggressione, l’ex campione si è recato al pronto soccorso di Arzignano dove ha ricevuto alcuni punti di sutura alla fronte.
Nessun altro componente della sua famiglia è rimasto ferito. Una volta dimesso, sempre nella notte, Baggio è stato ascoltato nella caserma dei carabinieri di Vicenza, che sono al lavoro sulle indagini.
Come riportato da Ansa, alla fine del sopralluogo dei militari dell’Arma insieme all’ex calciatore, che ha compreso anche la perlustrazione dell’ampio terreno attorno alla villa, Roberto Baggio è uscito in auto dalla sua proprietà con il figlio Mattia alla guida.