Il ciclone Chido si è abbattuto sull’arcipelago della isole Mayotte, dipartimento francese d’oltremare situato nel canale del Mozambico, popolato da circa 300 mila persone. Il bilancio preciso delle vittime è molto complesso da effettuare. Le devastanti raffiche di vento, superiori ai 220 km/h, hanno raso al suolo interi quartieri delle isole, rendendo i danni ingenti e difficilmente calcolabili nel breve. I morti confermati sono al momento 14, ma si teme ce ne siano addirittura un migliaio.
L’arrivo funesto del ciclone Chido sabato scorso ha messo in pericolo un’estesa area della costa sud-orientale del continente africano, affacciata sull’Oceano Indiano. La tempesta ha travolto l’intero territorio insulare di fronte al Mozambico, abbattendosi sul Madagascar, sulle isole Comore e appunto, sulle Mayotte. Queste ultime, dipartimento francese d’oltremare, sono tra i luoghi più poveri dell’Unione Europea. In alcune parti dell’arcipelago, quartieri di baracche e alloggi di fortuna sono andati interamente distrutti, lasciando numerose persone senza un tetto sulla testa. I residenti locali hanno raccontato che diverse imbarcazioni si sono rovesciate o sono affondate e molti alberi sradicati dal suolo.
Il ministro degli interni francese, Bruno Retailleau, ha dichiarato che lo stato ha dispiegato 1600 forze di polizia e un centinaio di vigili del fuoco per ovviare al disastro. Il prefetto Francois-Xavier Bieuville di Mamodzou, capitale dell’arcipelago, ha invece parlato della difficoltà di effettuare un bilancio delle vittime. “Penso che saranno sicuramente diverse centinaia, forse ci avvicineremo a mille o addirittura a qualche migliaio”.
Fonte: Sky tg 24; Rai News
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