L’ennesimo caso di femminicidio ha visto come protagonista Alessandra Matteuzzi,la donna di 57 anni uccisa a Bologna mentre era a telefono con la sorella.
Uccisa dall’ex compagno che la stava tormentando da diversi mesi.
Alessandra aveva già denunciato l’uomo a cui però non erano ancora scattati i provvedimenti di rito come il divieto di avvicinamento.
A causa dell’assenza di una misura cautelare, Giovanni Padovani martedì sera l’ha aspettata sotto casa e ha iniziato a colpirla per strada, per poi finirla nell’androne del palazzo con un martello.
Questo caso ha scatenato l’indignazione di Gessica Notaro,che sul suo profilo instagram ha pubblicato un post nel quale si sfogava nei confronti delle istituzioni.
Lei che è stata sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato Eddy Tavares, 29enne di Capo Verde, in una dinamica relazionale molto simile, ha dovuto fronteggiare una lunga battaglia in sala operatoria per potersi riappropriare della sua identità. Una condanna a 15 anni di carcere per il capoverdiano, un’altra a vita per l’ex modella, che porterà per sempre addosso i segni di questa violenza. Per questo motivo, Gessica Notaro non ci sta e alza i toni del post in questione, richiedendo misure superiori, maggiore solerzia e “una scorta per le donne come per i pentiti di mafia”, prendendosela con le istituzioni:
“È morta un’altra donna che aveva denunciato. E voi che continuate a imporre misure cautelari come il divieto di avvicinamento mi fate ridere. Siete ridicoli. Sono 5 anni che ve lo ripeto, garantite a queste donne la scorta come fate coi pentiti di mafia, e allora sì che cambieranno le cose. E smettetela di chiamarmi ogni volta che muore una donna per chiedermi cosa ne penso e cosa bisogna fare. Tutta fuffa. Questa che vi ripeto da anni è l’unica soluzione. E siccome nonostante io abbia smosso il mondo siete ancora lì a chiacchierare, non chiedetemi più niente perché non mi mescolo con chi promette e non mantiene. Se capitasse a vostra figlia diventereste certamente più efficienti.”