Il capo della Protezione Civile: “Forni crematori per i migranti”

4 Agosto 2020 - 14:09

Il capo della Protezione Civile: “Forni crematori per i migranti”

Forni crematori, benzina, squadroni della morte. Sono queste le parole riferite alla questione migranti e utilizzate per un commento su Facebook dal responsabile della Protezione civile di Grado, Giuliano Felluga.

L’uomo è anche un dipendente comunale. Secondo Felluga questa sarebbe la soluzione per risolvere la rivolta nel’ex caserma Cavarzerani di Udine.

Migranti, forni crematori e benzina

Cosa è successo? Il tono del commento, riportato nell’immagine sopra, è il seguente: “Non preoccupatevi, stiamo organizzando gli squadroni della morte e nel giro di due giorni riportiamo la normalità.

Quattro taniche di benzina e si accende il forno crematorio, così non rompono più”, a scrivere queste parole Giuliano Felluga,nel replicare a un post di Ilaria Cecot, ex assessore provinciale.

Felluga si scusa: “Sfogo senza pensare”

Un post di scuse, breve, per riparare a quanto detto nei commenti. Cos’ Giuliano Felluga ha pensato di poter porre fine alla polemica innescata sul social e sui media.

Poche righe dove dice semplicemente questo: “Chiedo scusa per quello che ho scritto chi mi conosce sa già che non lo penso è stato uno sfogo senza pensare”.

La protesta

Migranti in rivolta a Udine: le ultime notizie di oggi. Non si ferma la protesta dei migranti all’ex caserma Cavarzerani di Udine, dove la decisione del sindaco Pietro Fontanini di prolungare la zona rossa fino a metà agosto dopo la scoperta di nuovi stranieri migranti positivi al Coronavirus ha suscitato una reazione violenta da parte degli ospiti della struttura di accoglienza.

Dopo le proteste violente di lunedì 3 agosto, questa mattina – martedì 4 agosto – sono stati appicati degli incendi nella zona dei dormitori, le cui fiamme sono state domate dai vigili del fuoco di Udine.

Sul posto anche le forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, la Polizia Locale e  Protezione Civile) per monitorare la situazione.