Il biglietto al papà del piccolo ucciso dalla mamma il giorno prima di morire: “Papà ti voglio un bene del mondo”

18 Novembre 2025 - 20:04

Il biglietto al papà del piccolo ucciso dalla mamma il giorno prima di morire: “Papà ti voglio un bene del mondo”

La tragedia di Muggia continua a sconvolgere l’Italia. A Dentro la Notizia, su Canale 5, è emerso un documento straziante: un biglietto scritto dal bambino al papà solo un giorno prima della sua morte. Il messaggio mostra un amore puro, innocente e totale. Inoltre, rivela una quotidianità fatta di affetto semplice, persino verso gli animali di casa.

Nel biglietto il piccolo scriveva frasi brevi e tenerissime. Esprimeva amore per il papà. Citava anche gli animali della famiglia. Dimostrava cura, dolcezza e fiducia. Eppure, tutto accadeva mentre la famiglia viveva tensioni profonde. Un contrasto tragico e doloroso.

La trasmissione ha diffuso anche un audio del dicembre 2023. In quell’audio la madre raccontava un episodio di forte conflittualità. Diceva che l’ex marito aveva chiamato la polizia. Lo accusava, insieme alla suocera, di ritenerla pericolosa. Questo file conferma un clima familiare difficile. Inoltre mostra una storia segnata da paure e accuse reciproche.

Nel frattempo, l’autopsia ha rivelato dettagli durissimi. L’anatomopatologo Stefano D’Errico non ha trovato segni di difesa. Il bambino non ha graffi sulle mani. Non presenta tracce sugli abiti. Non ha avuto il tempo di reagire. Il colpo alla gola, uno dei tanti fendenti, è stato fatale.

L’esame è stato effettuato alla presenza dei consulenti di entrambe le famiglie. Tuttavia, le autorità mantengono il massimo riserbo. Le dinamiche esatte restano ancora riservate. Nonostante ciò, il quadro appare sempre più chiaro e sempre più agghiacciante.

L’avvocata del padre, Gigliola Bridda, ha raccontato a Fanpage.it un dettaglio importante. Il bambino aveva ripreso da poco gli incontri con la madre senza educatore. Per sentirsi più sicuro, il padre gli aveva regalato uno smartwatch con allarme. Tuttavia quel giorno il piccolo non lo indossava. A scuola doveva toglierlo.

La legale ha ricordato anche episodi precedenti. La madre aveva già messo le mani al collo del bambino. Inoltre lo aveva chiuso in bagno al buio durante un incontro con un’educatrice. Questi episodi delineano un rischio evidente. E mostrano segnali che, purtroppo, non sono stati colti.

Bridda denuncia una falla gravissima nel sistema di protezione. Secondo lei gli incontri non protetti non dovevano mai riprendere. Il bambino doveva restare al sicuro. Ora le domande aumentano. E il dolore del padre, come quello del Paese, continua a crescere mentre emergono nuovi frammenti di una tragedia evitabile.