Il 17enne che sparò all’ingegnere si confessa: “Ma se la gente è scema…”

15 Settembre 2023 - 17:41

Il 17enne che sparò all’ingegnere si confessa: “Ma se la gente è scema…”

Hanno arrestato un 17enne di Ponticelli, Napoli Est, per aver sparato e ferito gravemente un ingegnere di 32 anni durante un tentativo di rapina. Il giovane ha ammesso le sue colpe dopo che la polizia l’ha intercettato.

Il fatto risale al 29 marzo 2023. L’ingegnere Fabio Varrella stava facendo rifornimento di benzina in via Reggia di Portici, quando due ragazzi in scooter si sono avvicinati. Uno di loro, il 17enne, gli ha puntato una pistola e gli ha chiesto di scendere dallo scooter. Varrella ha resistito e il rapinatore ha sparato due colpi, colpendolo al bacino e a una gamba. La vittima è stata operata d’urgenza e ha rischiato di perdere una gamba e la vita.

Le immagini della rapina sono state registrate dalle telecamere del distributore. I due rapinatori erano travisati, ma il 17enne aveva una caratteristica distintiva: era molto basso ed esile. Questo dettaglio è stato fondamentale per le indagini dei carabinieri del Nucleo Operativo di Poggioreale e della Squadra Mobile, che hanno ricostruito il percorso dei criminali e hanno trovato lo scooter usato per la rapina, rubato pochi giorni prima, e gli abiti di uno dei rapinatori in una cantinola del rione Conocal. Inoltre, hanno sequestrato nella casa del 17enne della droga e dei proiettili compatibili con quelli usati per ferire l’ingegnere.

Il 17enne era già sotto intercettazione per altre rapine commesse con le stesse modalità. Nelle conversazioni captate, il giovane si rammarica di non essersi accorto delle telecamere, dice di aver fatto molte rapine ma di essersi fermato il 31 maggio e parla con la madre del fatto che la polizia sapeva che era stato lui a sparare. In una delle intercettazioni, dice: “Ma se la gente è scema…”. Per lui, infatti, la colpa era dell’ingegnere che non aveva mollato lo scooter nonostante la minaccia.

Il 31 maggio la Squadra Mobile si presenta in casa dell’uomo intercettato con un invito a comparire. Uno degli agenti guarda il 17enne e gli chiede: “Ma tu quanto sei alto, un metro e cinquanta?”. Questa frase fa crollare definitivamente il ragazzo, che capisce che l’hanno riconosciuto e fornisce gli elementi per far scattare le manette. Il 17enne, è in arresto con l’accusa di tentato omicidio e rapina aggravata. Il suo complice è ancora ricercato.

Fonte: Fanpage

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