Una ragazza inglese di 19 anni è morta dopo una diagnosi errata di meningite. Mia Ginever è spirata al Frimley Park Hospital di Camberley, nel Surrey. I medici avevano scambiato la meningite per un virus banale.
La studentessa ha implorato la madre di non lasciarla morire. Mia aveva un dolore lancinante alla testa e macchie rosse sulla pelle. Dopo l’hanno portata d’urgenza in ospedale, ha sviluppato un torcicollo e ha iniziato a delirare. Ci sono volute cinque ore prima che i medici la visitassero.
Invece di fare gli esami del sangue o somministrare antibiotici, i medici le hanno dato un cerotto con liquidi e analgesici. Solo dopo l’arrivo di un nuovo medico sono stati ordinati gli esami del sangue. Gli esami hanno rivelato la meningite B. Le hanno somministrato antibiotici otto ore dopo il suo arrivo. Purtroppo, era troppo tardi.
Mia è stata messa in coma farmacologico e poi è morta due giorni dopo in terapia intensiva. Aveva recentemente deciso di diventare donatrice di organi. Appena una settimana prima, Mia stava pianificando di fare domanda per uno stage estivo. Voleva diventare designer d’interni. Aveva iniziato a soffrire di mal di gola e mal di testa, peggiorati col tempo.
Al pronto soccorso di Frimley, i medici le hanno detto che aveva un virus banale. Le hanno detto di tornare a casa. Ma il dolore di Mia è peggiorato. La sua morte è stata una tragedia evitabile.
“Il futuro di Mia è stato portato via senza motivo. Aveva tanto da dare al mondo,” ha detto Mel al Times. “Avevamo fiducia nei medici. Se avessi saputo che stava per morire, avrei urlato,” ha aggiunto.
L’ospedale di Frimley si è scusato. Hanno ammesso che i medici non hanno valutato adeguatamente Mia. Non hanno seguito il protocollo per somministrare antibiotici entro un’ora per il rischio sepsi e meningite.
Fonte: Fanpage
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