Genitori a 13 anni (lei) e 19 anni (lui). Le rispettive famiglie sono d’accordo. Servizi sociali e inquirenti accusano il padre giovane e la madre minorenne di negligenza e violenza sessuale su minore. Gli avvocati dei due ragazzi assicurano che si sono innamorati e si amano ancora oggi. La loro difesa è supportata dal loro atteggiamento in Tribunale: si presentano insieme, mano nella mano, con la figlia piccola. La famiglia al completo li sostiene dalla galleria. I legali affermano che non ci sono prove di violenza nella vicenda. La tesi sarà valutata dal Tribunale di Mantova il 10 ottobre durante l’udienza preliminare.
Il padre 19enne rischia una pena da 6 a 12 anni di reclusione. Anche la madre della ragazzina di 13 anni affronta gravi conseguenze come accusata di negligenza. Secondo il codice penale, non impedire dai genitori un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo. Secondo il racconto degli indagati e della ragazzina, il fatto è avvenuto durante una vacanza estiva nel 2021. Il fratello di lui è sposato con la sorella di lei. La neo mamma minorenne ammette di aver fatto il primo passo, spinta dall’amore. Gli avvocati concludono che se fosse successo otto mesi dopo, non sarebbe stato un reato a causa del compimento dei 14 anni della giovane.
In attesa della decisione del Tribunale di Mantova, questa vicenda suscita dibattiti sulla delicatezza delle situazioni in cui si intrecciano affetti e leggi. Mentre le accuse di violenza sessuale e negligenza sono al centro dell’attenzione, gli avvocati dei giovani genitori sottolineano l’importanza di considerare il contesto e i sentimenti coinvolti. Sarà compito del sistema legale valutare attentamente le prove presentate e prendere una decisione equa, considerando sia la protezione dei minori che la comprensione delle dinamiche relazionali che possono caratterizzare casi simili.
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