Nel 2021, il Tribunale di Palermo ha affidato la gestione dell’Hotel Garibaldi, un bene confiscato alla mafia, alla Cribea Srl, società fondata da Giorgio Cristiano, 29enne all’epoca e nipote di Giovanni Brusca. L’hotel si trova in una delle zone più centrali e suggestive del capoluogo siciliano, Piazza Politeama. La decisione ha sollevato interrogativi, considerando la parentela con uno dei criminali più noti della storia di Cosa Nostra.
La vicenda è tornata alla ribalta il 5 giugno 2025 durante le riprese del programma d’inchiesta Confidential di Fanpage.it. Mentre si registrava un’intervista all’ex boss pentito Santino Di Matteo, questi ha appreso in diretta della scarcerazione di Giovanni Brusca. Brusca è l’uomo che ordinò il rapimento e l’omicidio del figlio di Di Matteo, il piccolo Giuseppe, poi sciolto nell’acido. La notizia ha spinto Di Matteo a rivelare nuove informazioni sul presunto patrimonio della famiglia Brusca.
Secondo quanto riferito, la famiglia possiederebbe attività commerciali e immobili di valore, tra cui supermercati, ville a Mazara del Vallo e tre hotel a Palermo: Hotel Borgo Vecchio, Astoria Palace Hotel e Hotel Garibaldi. Tutte strutture risultano essere beni confiscati alla mafia.
Per verificare queste affermazioni, la redazione di Fanpage.it si è recata a Telejato, storica emittente antimafia fondata da Pino Maniaci. Qui, Maniaci ha confermato che gli alberghi in questione sarebbero effettivamente beni confiscati, oggi gestiti da società private.
Il caso riapre il dibattito sulla trasparenza nella gestione dei beni sottratti alla criminalità organizzata e su chi debba realmente beneficiarne.
fonte: fanpage.it
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