“Ho un tumore ma non posso prenotare la visita per escludere la metastasi. Lo Stato mi volta le spalle”, la triste storia di Generoso Molinaro

10 Maggio 2025 - 12:01

“Ho un tumore ma non posso prenotare la visita per escludere la metastasi. Lo Stato mi volta le spalle”, la triste storia di Generoso Molinaro

“Ho 75 anni, però nonostante queste malattie mi ritengo ancora in buona salute, in forma e ho ancora dei sogni da realizzare, ma lo Stato non mi aiuta”

Sono queste le commuoventi parole di Generoso Molinaro, originario della famiglia Campania, ma residente da oltre quarant’anni a Colle Brianza, un paese in provincia di Lecco.

Tutto risale allo scorso settembre, quando nel mezzo di una visita dermatologica, al 75enne viene diagnosticato un sospetto basalioma, un tumore della pelle.

“Dopo circa otto mesi sono stato operato”, ha spiegato in un’intervista rilasciata alla testata giornalistica Fanpage.

Successivamente l’esito dell’esame istologico ha confermato la diagnosi: tumore maligno in “regione lombare”.
A quel punto il chirurgo gli avrebbe consigliato di fare un’ulteriore visita dermatologica per valutare la presenza di altri basaliomi, di metastasi del tumore asportato o della presenza di un melanoma.

“Mi sono fatto fare l’impegnativa dal mio medico curante, sulla prescrizione è indicato un controllo entro 30 giorni dall’emissione della prescrizione”, ha spiegato il 75enne.

Nonostante quanto riportato sull’impegnativa, però, quando chiama la prima volta il CUP – centro unico di prenotazione del Servizio Sanitario Nazionale –, informandoli del limite temporale messo nero su bianco sulla ricetta, Generoso avrebbe ricevuto una risposta a dir poco agghiacciante:

“non avevano trovato nessuna disponibilità, niente di niente in tutta la Lombardia, tranne che a Brescia per il marzo del 2026, cioè praticamente tra un anno”.

A quel punto è stato costretto a prenotare una visita privata che va dai “130 ai 150 euro”, perché aspettare un anno sarebbe stato “impensabile”, dice.

“Va bene che la possibilità di metastasi in questo genere di tumore è scarsa, ma scarsa non vuol dire nulla”, conclude con amarezza e anche un po’ di rabbia per un sistema sanitario e uno Stato che ormai di sociale non sembra avere più nulla.

Credit photo: Fanpage.it

fonte: Fanpage.it

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