Hanno picchiato brutalmente il figlio di sette mesi provocandogli ferite mortali.
Queste le pesantissime accuse nei confronti di due genitori arrestati dalla polizia australiana per tortura e omicidio del figlio.
Il piccolo Rhuan Immaneul Bosch è stato trovato senza vita in una casa di Yugar, nel Queensland, giovedì 3 novembre, ben 24 ore dopo la sua morte, quando finalmente i genitori Reinhardt Bosch, 33 anni, e Noemi Kondacs, 22 anni, si sono decisi a chiedere aiuto.
All’arrivo dei sanitari il piccolo era già morto da 24 ore a seguito delle gravi ferite.
La coppia, che si ritiene essere profondamente religiosa, avrebbe poi pregato per la guarigione del neonato chiamando il numero di emergenza solo il giorno dopo la sua morte.
La commissaria di polizia del Queensland Katarina Carroll ha descritto la scena come la più “orrenda” che un agente di polizia potesse affrontare. Secondo gli inquirenti, infatti, i lividi sul corpo del bimbo erano così evidenti da far ritenere che il neonato sia stato vittima di continui maltrattamenti da quando era nato, nell’aprile scorso.
Fonte: Fanpage