In questi giorni tutto i mondo è concentrato su Istanbul, dove si tengono colloqui a porte chiuse tra Mosca e Kiev. E’ intanto il comflitto è arrivato al trentaquattresimo giorno.
Secondo il Financial Times, nelle trattative la Russia non chiederà più la “denazificazione” dell’Ucraina. Zelensky si è detto pronto ad accettare lo status di neutralità.
Dopo una telefonata con il premier Draghi, il presidente ucraino ha ringraziato l’Italia per la “disponibilità di unirsi alla creazione di un sistema per le garanzie di sicurezza”.
Biden, intanto, non ritratta niente di quello che ha detto sul leader del Cremlino: “Esprimevo il mio sdegno”. E su Twitter il presidente Usa insiste: “Putin è un dittatore”.
I negoziatori ucraini e russi sono arrivati a Istanbul, in Turchia, per l’atteso faccia a faccia, il primo in due settimane, volto a concordare un cessate il fuoco in Ucraina, o almeno
un accordo sul soccorso umanitario agli sfollati. Lo riferisce la Bbc. “Non stiamo commerciando persone, terra o sovranità”, ha affermato in proposito il ministro degli Esteri ucraino Dmytro
Kuleba, sottolineando che “Ll’obiettivo minimo saranno i corridoi umanitari e quello massimo il raggiungimento di un accordo su un cessate il fuoco”. “Nessuno in Russia sta prendendo in
considerazione l’idea di usare armi nucleari”. Lo ha detto, nel corso di un’intervista, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Alla domanda del giornalista se il
presidente russo Vladimir Putin abbia mai minacciato di usare armi nucleari nel caso in cui un terzo fosse intervenuto nel conflitto in Ucraina, Peskov ha risposto: “Non credo.
Ha invece dichiarato con chiarezza che se qualcuno dovesse interferire, la Russa ha tutti i mezzi necessari per reagire e punire chi lo farà”. Quanto affermato dal presidente americano
Joe Biden rispetto al fatto che Vladimir Putin non può restare al potere perché è un tiranno, sono state “abbastanza allarmanti” e sono da ritenere un “insulto personale”.
Lo ha detto portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, in un’intervista all’emittente americana Pbs. “Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore di un popolo per la libertà.
La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”. Lo scrive su Twitter il presidente americano Joe Biden. Il tweet arriva
poche ore dopo la conferenza stampa nella quale il presidente ha chiarito che i suoi commenti sul leader del Cremlino sono “personali”. “Stiamo creando un gruppo di esperti, ucraini
e internazionali, presso l’Ufficio del Presidente, che analizzerà costantemente le sanzioni contro la Russia con l’obiettivo di monitorare la loro effettiva efficacia e assicurarsi
che non possano essere aggirate. Questo lo ha affermato il presidente ucraino Zelensky in un nuovo video postato su Telegram.