I militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito misure cautelari nei confronti di nove persone appartenenti a due clan scontratisi per il monitoraggio del traffico di droga. Sotto il controllo della camorra, i due gruppi criminali gestivano una rete di spaccio di stupefacenti che ha portato a scontri per la supremazia territoriale culminati con l’assassinio del 19enne Antimo Giarnieri nel 2020, ucciso erroneamente per scambio di persona.
Nei quartieri napoletani di Casoria e Afragola, i carabinieri hanno fermato nove persone affiliate a clan camorristici rivali. Tra gli indagati, due sono già detenuti in carcere e uno è sottoposto agli arresti domiciliari. L’inchiesta, portata avanti tra il luglio 2020 e il febbraio 2021, ha consentito di accertare le operazioni di controllo delle reti di spaccio effettuate dai due gruppi. Questi ultimi si occupavano sia del rifornimento di stupefacenti, prevalentemente cocaina, marijuana e hashish, che della vendita al dettaglio degli stessi. Grazie ad altre intercettazioni sono emersi anche tentativi di estorsione, a volte riusciti, altre no, ai danni degli acquirenti della droga.
Le accuse rivolte ai nove indagati sono di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio ed estorsione.
Fonte: Ansa
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