La Russia sembra aver rinunciato a conquistare Kiev. La guerra arriva al suo 44esimo giorno. Ormai e, per la prima volta, ha ammesso “perdite significative” fra i soldati. Intanto il G7
ha varato nuove sanzioni contro Mosca. Dopo aver annunciato un’indagine sul massacro di Bucha, l’Onu ha sospeso la Russia dal Consiglio dei diritti umani su richiesta
degli Stati Uniti. La replica di Mosca: “È illegale”. L’ira della Cina: “Non politicizzate la questione”. Nato: “Più armi a Kiev nella seconda fase della guerra”. Per Zelensky la situazione a Borodyanka è “decisamente peggiore che a Bucha”.
Vladimir Putin ha rinunciato a conquistare Kiev. È quanto sostiene il ministro della Difesa statunitense, Lloyd Austin, secondo il quale il presidente russo “pensava che
avrebbe potuto conquistare molto rapidamente l’Ucraina, catturare molto rapidamente questa capitale. Si era sbagliato. Penso che Putin abbia rinunciato ai suoi sforzi per prendere
la capitale e ora si sia concentrato sul sud e sull’est del Paese”. Oltre 100 attacchi contro i servizi sanitari sono stati registrati in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa: lo ha reso noto
l’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo quanto riporta l’Independent. Gli attacchi sono stati almeno 103, dei quali 89 contro strutture sanitarie e 13 contro veicoli, comprese le ambulanze.
Nel complesso, 73 persone sono morte e 51 sono rimaste ferite. Ventisei corpi sono stati estratti dai soccorritori ucraini dalle macerie di due condomini bombardati a Borodyanka,
cittadina a nord-ovest di Kiev. Lo ha annunciato oggi il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova. È “la città più distrutta della regione” della capitale, ha precisato su
Facebook, aggiungendo che “è difficile prevedere quanti morti ci saranno” in totale a Borodyanka, dove “è stata presa di mira solo la popolazione civile” . “Le ambasciate stanno tornato a Kiev.
Abbiamo bisogno del vostro sostegno, anche a livello di simboli e gesti diplomatici. Per favore, tornate nella nostra capitale e continuate il vostro lavoro”. E’ l’appello lanciato dal
presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle missioni diplomatiche nel Paese che si erano spostate da Kiev dopo l’attacco russo. Il ritorno degli ambasciatori nella capitale è
“un segnale alla Russia che Kiev è nostra”, ha aggiunto citato dalla Cnn, ringraziando la Turchia e la Lituania per essere rientrata.Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu,
parlando a margine della ministeriale Esteri della Nato a Bruxelles, ha definito “vergognose per l’umanità” le immagini di Bucha. Per Cavusoglu foto e filmati del massacro avrebbero “danneggiato i negoziati”.
I colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev “dovrebbero comunque continuare”, ha precisato il ministro secondo il quotidiano turco Hurriyet. Fonte tgcom24