Mentre la guerra arriva al suo trentasettesimo giorno, la vicepremier ucraina denuncia che i russi hanno confiscato 14 tonnellate di aiuti umanitari.
Gli aiuti erano stati trasportati da diversi pullman, messi a disposizione per evacuare i civili verso Zaporizhzhia. Secondo sempre il governo ucraino, le forze di Mosca hanno lasciato la centrale di
Chernobyl, che avevano occupato dal 24 febbraio, portando però con sé alcuni ostaggi. Gli Stati Uniti riferiscono “la missione fallita” da parte del convoglio militare russo,
“sparito” dalla periferia della capitale, e definiscono “un disastro strategico” l’invasione compiuta da Putin. L’obiettivo della Casa Bianca è il ritorno ai confini ucraini così come
erano delineati prima dell’attacco russo. Mentre vieta l’ingresso ai leader europei in risposta alle sanzioni, la Russia annuncia nuovi corridoi umanitari da Mariupol per la giornata di oggi.
Il tutto dopo un “appello personale” a Putin da parte di Macron e Scholz. Secondo l’Unhcr, ci sono 6,5 milioni di sfollati interni in Ucraina. Un Comitato investigativo russo ha
accusato l’ex ministro della Difesa ucraino Valery Geletey, l’ex capo di stato maggiore Viktor Muzhenko e altri 20 ufficiali militari ucraini di genocidio in contumacia.
Lo ha riferito l’ufficio stampa della commissione alla Tass dopo una riunione tenuta dal capo della commissione, Alexander Bastrykin. “Sulla base delle prove, 22 persone
sono state accusate di genocidio della popolazione civile di lingua russa. Tra gli imputati, l’ex ministro della Difesa ucraino Valery Geletey, l’ex capo di stato maggiore Viktor Muzhenko e
altri funzionari del comando superiore”, ha affermato il Comitato. Le forze russe si stanno raggruppando e sono pronte a sferrare “possenti attacchi” contro il Donbass e il sud dell’Ucraina, compresa Mariupol.
E’ l’Sos lanciato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video rilasciato durante la notte. “Fa parte della loro tattica. Sappiamo che si allontanano dalle zone dove li
stiamo battendo per concentrarsi su altre molto importanti…dove per noi può essere più difficile”, ha detto Zelensky. Dopo cinque settimane di guerra, oltre quattro milioni di rifugiati sono fuggiti dall’Ucraina.
A questi bisogna aggiungere ben 6,5 milioni di civili che sono sfollati interni, il 90% dei quali sono donne e bambini. Lo ha denunciato l’Unhcr, che ricorda come quella in corso sia la
peggior crisi umanitaria registrata in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale. “Siamo di fronte a una crisi umanitaria gigantesca, che cresce ogni secondo”, ha riferito l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati.
Le forze russe si stanno ammassando nei pressi di Mariupol. Lo ha dichiarato Volodymyr Zelensky, parlando di situazione “estremamente difficile”. “Ci saranno battaglie e noi
dobbiamo ancora percorrere un sentiero molto arduo per ottenere ciò che vogliamo”, ha commentato il presidente ucraino.