Dopo il vertice di Versailles, i leader Ue si dicono pronti a nuove sanzioni e chiede alla Russia di garantire i corridoi umanitari. Intanto sono state segnalate esplosioni a Lutsk,
nel nord-ovest dell’Ucraina, così come a Dnipro, una città sul fiume Dnepr situata nella parte centro orientale del Paese, dove è stato colpito anche un asilo e una persona è rimasta uccisa.
Zelensky accusa Mosca di aver sferrato un attacco su un corridoio umanitario: “È uno Stato terrorista”. Putin minaccia le imprese che hanno deciso di chiudere nel suo Paese:
“Ci saranno provvedimenti duri”. Il Cremlino, intanto, chiede una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e acconsente al passaggio di una squadra di riparazione ucraina
per la rete elettrica danneggiata nell’area della centrale nucleare di Chernobyl. Joe Biden vuole revocare i privilegi commerciali alla Russia. Colpito l’istituto di ricerca nucleare a
Kharkiv. Mariupol e Volnovakha “sono completamente bloccate. Anche se abbiamo fatto tutto il possibile per far funzionare i corridoi umanitari, da parte russa non c’è stato il cessate il fuoco”.
È quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Vicino a Mariupol, “carri armati russi hanno aperto deliberatamente il fuoco sul corridoio umanitario, che è un corridoio di vita”.
E ci sono anche notizie che l’attacco russo avrebbe colpito una fabbrica, l’unico luogo in cui è possibile riparare alcuni motori di aerei da combattimento. I media ucraini hanno
riferito di esplosioni a Lutsk, nel nord-ovest dell’Ucraina, e a Dnipro, città dell’entroterra situata sul fiume Dnepr nella parte centro orientale del Paese.
Lo riferisce la Bbc, sottolineando che nei due centri non c’erano stati bombardamenti russi finora. L’attacco a Lutsk ha preso di mira un aeroporto.