Guasto sul treno Italo, passeggeri bloccati per ore in galleria: “Abbandonati a noi stessi”

2 Dicembre 2025 - 16:43

Guasto sul treno Italo, passeggeri bloccati per ore in galleria: “Abbandonati a noi stessi”

«Siamo stati lasciati completamente soli, è stato come un vero e proprio sequestro di persona». Con queste parole Anna racconta a Fanpage.it la sua “odissea” sul treno Italo Alta Velocità 8920, partito da Napoli alle 15:35.

Nella stessa giornata di ieri, 1° dicembre, diversi treni Alta Velocità e Intercity hanno accumulato ritardi fino a 150 minuti, l’ennesima giornata di disagi per i viaggiatori italiani.

Il treno su cui si trovava Anna sarebbe dovuto arrivare a Udine alle 22:17, ma intorno alle 17:20, nei pressi di Roma Tiburtina, vicino a Orte, un forte boato e scintille a ridosso delle carrozze hanno anticipato l’imprevisto: il convoglio si è arrestato di colpo all’interno di una galleria. La corrente è saltata subito, lasciando i passeggeri senza elettricità, aria condizionata, connessione e — aspetto ancora più critico — con i bagni inutilizzabili.

Il primo avviso di Italo è arrivato solo mezz’ora dopo: un generico problema tecnico che, secondo l’annuncio, sarebbe stato risolto a breve. Ma così non è stato.

«Siamo rimasti in quelle condizioni fino alle 20 — racconta Anna — con comunicazioni scarse e poco chiare. L’unico aiuto ricevuto dal personale è stata una distribuzione di acqua in bicchieri di carta, fatta una sola volta».

La situazione è diventata sempre più difficile, soprattutto per il caldo, e a bordo c’erano anziani, persone con disabilità e due neonate. «Abbiamo chiesto più volte di aprire le porte per far circolare aria, ma non bastava per tutti. Solo verso le 22 sono finalmente arrivati i soccorsi: Protezione Civile, Polizia Ferroviaria e operatori sanitari, che hanno assistito le persone più fragili».

Il treno sostitutivo è arrivato soltanto alle 23:30, riportando però i passeggeri a Roma Tiburtina. La corsa è ripartita all’1:30, e Anna è arrivata a Bologna Centrale alle 4:30, per poi proseguire fino a Bolzano, dove è giunta alle 8.

«La cosa più assurda — conclude — è stata la totale assenza di comunicazione. Siamo stati lasciati a noi stessi in condizioni di estremo disagio. Non mi era mai successo nulla del genere».

Fonte: Fanpage.it

  •