Al via l’obbligo del Green pass da oggi, in tutta Italia, per partecipare ad eventi e spettacoli, per locali e ristoranti al chiuso ma anche per palestre, Musei e mostre. Il documento comprova l’avvenuta vaccinazione ed
il limitato rischio di contagiosità. Questa documentazione sarà richiesta per poter svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti a partire dal 6 agosto prossimo (esclusi i bambini e le bambine sotto i 12 anni):
Obbligatorio l’uso del Green pass per scuola, università e trasporti a lunga percorrenza. Senza il documento sanitario non si potrà salire su navi e traghetti interregionali, con l’esclusione dello Stretto di Messina, e neanche sui treni
Intercity e Alta Velocità, come anche sugli autobus che collegano più di due Regioni.Per quanto riguarda i trasporti, il Green pass dovrà essere esibito per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti, sui treni ad Alta velocità e sugli Intercity
e anche sugli autobus di linea che collegano regioni diverse o quelli a noleggio con conducente. Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi e chi sarà trovato senza il pass avrà una sanzione da 400 a mille euro.
Nessun obbligo, invece, per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali. Sia per la lunga percorrenza sia per il trasporto pubblico locale
lacapienza salirà dal 50 all’80%, sia in zona bianca sia in zona gialla.
Le novità principali riguardano la scuola e l’università, con l’obbligo della certificazione che varrà anche per gli studenti universitari,
un’ipotesi che non era emersa nei giorni scorsi. Professori e personale non docente dovranno avere ed esibire la certificazione e se non lo faranno scatteranno le sanzioni: il mancato rispetto delle disposizioni “è considerata assenza
ingiustificata” e dopo 5 giorni il rapporto di lavoro “è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento”. I controlli spetteranno ai dirigenti scolastici.Per quanto riguarda la scuola, il decreto raccomanda
il rispetto del distanziamento di un metro, “salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici
lo consentano” e ribadisce l’obbligo di mascherina per tutti gli studenti, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e per chi ha patologie
incompatibili con l’utilizzo. Il governo non esclude però che si possa stare in classe senza mascherina:
per le classi di studenti “che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale o abbiano un certificato di guarigione”,
i protocolli possono prevedere delle deroghe all’obbligo. Scuola in presenza, stop solo in casi eccezionaliIl decreto è invece molto restrittivo sulla possibilità di derogare alla presenza in classe degli studenti.
I governatori potranno disporre la Dad solo per “specifiche aree del territorio o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione” e “in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità
dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica”.