Gratta e Vinci rubato a Napoli, l’anziana incasserà i soldi: biglietto dissequestrato

22 Settembre 2021 - 22:47

Gratta e Vinci rubato a Napoli, l’anziana incasserà i soldi: biglietto dissequestrato

Dopo giorni ,di tensione passati ,
col fiato sospeso, arriva il lieto fine, per la storia ,del Gratta e Vinci ,
da mezzo milione di euro ,
rubato a Napoli.

L’anziana ,che aveva acquistato ,
quel biglietto ,potrà incassare ,
la vincita, il tagliando è stato dissequestrato ,ed è stato recuperato, oggi dall’Agenzia delle dogane e monopoli ,che ha avviato ,
le procedure per il pagamento.

Nei prossimi giorni ,la donna potrà quindi ,entrare in possesso ,
della somma che aveva vinto,
e che aveva rischiato di perdere in quella storia che, per settimane, ha riempito giornali e televisioni.

La vicenda, risale allo scorso 3 settembre.
Una donna di 69 anni ,aveva acquistato un biglietto della lotteria istantanea, in una tabaccheria di Materdei e,
dopo essersi resa conto di avere ,
tra le mani un tagliando vincente, l’aveva consegnato all’addetto.

Non aveva capito, però, di avere vinto mezzo milione di euro.
Il biglietto era stato validato,
e poi era finito ,tra le mani ,
di Gaetano Scutellaro, 57 anni.

Ex marito ,della proprietaria ,
della tabaccheria, che se lo era infilato in tasca, era salito sullo scooter e si era dileguato.

La donna si era rivolta ai carabinieri per sporgere denuncia.

Scutellaro, per qualche ora ,
diventato l’uomo più ricercato d’Italia, era scomparso da Napoli.

Era andato a Latina, dove abitano alcuni parenti.
E, quando era esplosa la notizia,
un nipote aveva pubblicato un video insieme a lui.

Non era vero che il biglietto ,
era stato rubato, diceva il ragazzo,
era di proprietà dello zio e tutto si sarebbe spiegato.

Le cose, però, sono andate diversamente: il 5 settembre Scutellaro ,era stato individuato ,dalla Polizia di Frontiera nell’aeroporto di Fiumicino.

In tasca, un biglietto di viaggio per le Canarie.
Del tagliando vincente, però, nessuna traccia.

Le successive indagini avevano svelato il nascondiglio: era stato depositato in una banca di Latina.

Denunciato in stato di libertà, Scutellaro, era stato poi arrestato ,
il giorno successivo, accusato di furto, e di tentata estorsione.

Perché ,nel frattempo era emersa una conversazione telefonica ,
in cui prospettava alla vittima ,
la restituzione del biglietto in cambio del ritiro della denuncia ,
e della spartizione a metà dei 500 euro.

In sede di convalida ,
l’accusa di tentata estorsione ,
era caduta ,ma l’uomo era rimasto in carcere per furto.

Il suo legale, Vincenzo Strazzullo, aveva poi spiegato che l’uomo ,
soffre di problemi mentali.

Oggi, l’epilogo che chiude ,(almeno in parte) la vicenda.

Se per Scutellaro si prospetta infatti il giudizio per furto ,(e si attende la pronuncia del Riesame), l’Agenzia dei Monopoli ,ha fatto sapere ,
che il biglietto, è stato recuperato ,
e che sono state avviate le procedure per il pagamento.

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