Gomorra5 , Ciro e Genny sul set: ecco le immagini backstage dell’ultima stagione

27 Febbraio 2021 - 15:03

Gomorra5 , Ciro e Genny sul set: ecco le immagini backstage dell’ultima stagione

Prime immagini dal set della stagione finale di Gomorra, la serie Sky Original prodotta da Cattleya in collaborazione con Beta Film da un’idea di Roberto Saviano e diffusa in 190 Paesi nel mondo.

I nuovi episodi della più famosa tra le serie italiane nel mondo – nella classifica del New York Times al quinto posto fra le produzioni non americane più importanti del decennio 2010-2020 – sono scritti dagli head writer Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, che firmano anche il soggetto di serie con Roberto Saviano. Completano il team di scrittura Gianluca Leoncini e Valerio Cilio.

 

I primi 5 episodi sono diretti da Marco D’Amore, già regista di due episodi di “Gomorra 4” e del film “L’Immortale” (targato Cattleya e Vision Distribution) che fa da ponte narrativo fra la quarta e la quinta stagione, mentre gli altri 5 sono diretti da Claudio Cupellini, al timone fin dagli esordi della serie. Entrambi sono anche i supervisori artistici.

La quinta ed ultima stagione – le cui riprese, iniziate a Riga e proseguite a Napoli, termineranno a maggio – andrà in onda prossimamente su Sky e Now Tv.

Le prime foto ufficiali e il video di backstage appena rilasciati mostrano il ritorno sul set degli ormai storici protagonisti della serie Sky: Salvatore Esposito nei panni di Genny Savastano, costretto alla latitanza, in un bunker, alla fine della quarta stagione, Arturo Muselli nei panni di Enzo “Sangue Blu” e Ivana Lotito in quelli di Azzurra Avitabile, moglie di Genny. Sul set anche il ritorno di Marco D’Amore, nuovamente protagonista nel ruolo di Ciro Di Marzio, creduto morto alla fine della terza stagione e – come svelato sul finale del film L’immortale – clamorosamente tornato in scena, redivivo, in Lettonia.

Dici Gomorra e il pensiero vola alle pendici del Vesuvio, in Campania, dove si svolgono le vicende raccontate da Roberto Saviano nel 2006 nell’ omonimo  romanzo reportage  sulla Camorra, da cui sono nati in seguito film, spettacoli teatrali e la serie tv.

Un’assonanza, quella tra le parole Gomorra e Camorra, ispirata a Saviano da Don Giuseppe Diana, il parroco di Casal di Principe, assassinato nel 1994 dal clan dei Casalesi per il suo impegno antimafia. In un’omelia ormai passata alla storia, Don Diana disse: «non rendiamo questa terra la Gomorra del Paese».

Il coraggioso Don Diana conosceva bene le sacre scritture, e non solo quelle. La Bibbia, nei capitoli 18 e 19 del libro della Genesi racconta la storia di Sodoma e Gomorra (l’ebraica Amorah), due delle 5 città della pianura vicino al mar Morto distrutte da Dio con una pioggia di fuoco:

18-20 Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave.
18-21 Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!». […]
19-24 quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore.
19-25 Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo.

Il riferimento secondo la vulgata è alle trasgressioni (omo)sessuali degli abitanti di Sodoma, su cui la Bibbia si sofferma con maggiori particolari rispetto ai delitti di Gomorra. Tuttavia gli esegeti più rigorosi ritengono che in realtà i peccati delle due città fossero soprattutto l’inospitalità, l’egoismo e la mancanza di carità. Da qui il considerare Gomorra come una città malvagia, egoista e corrotta.

SODOMITI. Ma a prescindere dall’interpretazione filologicamente più corretta, nel tempo Sodoma e Gomorra hanno assunto il significato di luogo mitologico dell’omosessualità, fino a ricavare da Sodoma il verbo sodomizzare, che il vocabolario rende con “sottoporre a rapporti anali (perlopiù non consenzienti)”.

GOMORREI. E questo forse spiega in parte come Gomorra col tempo sia diventata sinonimo di altro (camorra inclusa), rispetto a Sodoma. Un esempio? Nel 1996, il giudice statunitenese Robert H. Bork ha pubblicato Slouching Towards Gomorrah: Modern Liberalism and American Decline, un saggio nel quale indicava nelle politiche liberal, nella sessualizzazione dei mass media, nella diffusione della violenza e nel declino della religione, le cause della decadenza della società americana.

Mosè osserva la distruzione di Sodoma e Gomorra attuata secondo la Bibbia da Dio per punire i loro depravati abitanti. Recenti studi ipotizzano che si sia trattato di un asteroide.

MA CHE FINE HANNO FATTO DAVVERO SODOMA E GOMORRA? Secondo la Bibbia, le due

città furono distrutte da una pioggia di fuoco e zolfo, mandata da Dio. Secondo la tesi di due scienziati inglesi,

Alan Bond e Mark Hempsell, non andò molto diversamente: le due città sarebbero state distrutte da un asteroide

nel 3123 a. C. La ricostruzione, contenuta nel libro Un’osservazione sumera dell’impatto di Kofels, nasce da

una tavoletta sumera trovata a Ninive a metà ’800 e oggi conservata al British Museum di Londra.

Nel reperto si parla di “una grande scodella di pietra bianca” che attraversò “con forza irresistibile” la volta

celeste. Elaborando al computer i dati forniti dalla tavoletta, Bond e Hempsell hanno determinato la traiettoria

del corpo celeste: l’enorme potenza liberata dall’impatto avrebbe generato un’ondata di fuoco che si sarebbe

scaricata su Sodoma e Gomorra.

Il geologo inglese Graham Harris, invece, ha sostenuto che nell’area del Mar Morto, probabile scenario del

racconto al confine tra due zolle tettoniche in movimento, un potente sisma avrebbe provocato la fuoriuscita

di metano sedimentato sotto il fondale. Così l’acqua (in realtà il metano) avrebbe preso fuoco. Per il geologo

americano Frederick Clapp sarebbe invece stato il bitume presente nell’area e utilizzato dai locali per

calafatare barche e cementare costruzioni a essere proiettato in aria da un sisma.

  •