Giuseppina,la bidella pendolare da Napoli a Milano:”è in congedo fino a fine agosto”

26 Gennaio 2023 - 19:56

Giuseppina,la bidella pendolare da Napoli a Milano:”è in congedo fino a fine agosto”

Da poche ore è emerso un documento del ministero dell’istruzione,secondo il quale

Secondo quanto riportato in un documento del Ministero dell’Istruzione, visionato e raccontato dal giornalista Francesco Oggiano, Giuseppina Giugliano avrebbe fatto numerose e prolungate assenze dal lavoro nel mese di novembre 2022. Non solo: a pochi giorni dalla pubblicazione del primo articolo de Il Giorno, avrebbe ottenuto un ulteriore congedo fino al 31 agosto 2023.  Per far tacere tutte le malelingue sarebbe bastato pubblicare in chiaro gli acquisti dei biglietti, una richiesta che avevamo presentato ai suoi colleghi a scuola al fine di aiutarla, ma nonostante le buone intenzioni ci siamo trovati davanti a un enorme muro di gomma.

«Stando ai dati, la “bidella pendolare” non avrebbe fatto la pendolare “tutte le mattine, compreso il sabato”. E non farà più la pendolare per almeno i prossimi mesi» scrive Francesco nella sua newsletter su Substack, dove pubblica un estratto del documento del Ministero dell’istruzione che abbiamo avuto modo di visionare di persona questo pomeriggio a Milano. Leggendolo ulteriormente, la bidella sarebbe diventata di ruolo solo il 5 novembre, presentandosi durante il periodo di prova da settembre a ottobre, ma risultando assente «quasi tutti i sabati e due lunedì». Risultano citate altre assenze per malattia per tutto il mese di novembre, mentre il 19 gennaio 2023 ottiene un ulteriore congedo, straordinario e retribuito, per il resto dell’anno scolastico. Un congedo «sacrosanto», come racconta Francesco su Subtrack, in quanto richiesto per «assistere familiari con handicap».

Ci troviamo davanti a un documento che metterebbe la parola fine all’intera vicenda, ritenuta non fattibile per via dei costi e delle forze richieste per fare ogni giorno un pendolarismo estremo di quel tipo. Tenendo in considerazione quanto riportato nei fogli visionati insieme a Francesco, la storia che si sarebbe dovuto raccontare risulta un’altra: una giovane che pur di poter lavorare ha vissuto in uno stato di precarietà abitativa cercando di sostenere allo stesso tempo l’assistenza a un familiare con handicap.

Fonte: Open