Pochi minuti prima di essere travolte dal Frecciarossa,Giulia e Alessia avevano chiamato a casa e rassicurato il padre.
“Papà siamo in stazione,stiamo tornando.”
È quanto emerso dalle varie testimonianze che la Polizia ferroviaria sta raccogliendo circa le ore precedenti la morte delle due ragazze. Tra queste anche quella di un ragazzo di 24 anni che ieri mattina, all’uscita della discoteca Peter Pan, ha accompagnato le due sorelle in stazione.
Sono anche esclusi per motivi tecnici esami tossicologici sui resti delle due ragazze. Probabile invece un esame del Dna per accertare compiutamente l’identità delle due sorelle visto che il riconoscimento ieri da parte del padre, arrivato a Rimini, accompagnato dal fratello, non può considerarsi definitivo.
Il ragazzo di 24 anni che ha accompagnato insieme a un amico Giulia e Alessia Pisanu in stazione a Riccione, dopo la notte in discoteca, è ritenuta dagli investigatori della Polfer una testimonianza importante.
Il ragazzo ha raccontato di aver conosciuto le sorelle poche minuti prima dell’ingresso al locale e successivamente all’uscita,decidendo di dare un passaggio alle ragazze,le quali sembravano stanche ma non in stato di alterazione.
Giulia stessa gli aveva raccontato di essere particolarmente provata perché aveva lavorato tutto il giorno prima di partire con la sorella per andare a ballare a Riccione. Durante il tragitto, dalla discoteca alla stazione, era stata invece Alessia, la più giovane, a chiedere in prestito il cellulare per poter fare una telefonata al padre. Il suo era scarico e alla sorella avevano rubato borsa e telefonino. Il 24enne sarebbe stato rintracciato proprio grazie a questa telefonata al padre.