Giovanni Franchini, uno dei produttore del film thriller-horror Medium

30 Settembre 2021 - 3:35

Giovanni Franchini, uno dei produttore del film thriller-horror Medium

Quattro chiacchiere con il produttore Giovanni Franchini che, nei prossimi mesi, sarà nelle sale cinematografiche con il film thriller-horror Medium e il colossal Una Preghiera per Giuda,

entrambi lavori di Emy Productions.

Salve Giovanni, è uno dei produttori di Medium, che uscirà nelle sale il prossimo 14 ottobre 2021. Com’è nata l’idea del film?

“L’idea è nata da tre persone, di cui faccio parte anche io. Mentre ero in auto, diretto in Umbria, parlavo di film con il regista Massimo Paolucci e Daniele Gramiccia, l’altro produttore. Ho detto

dunque che avrei voluto produrre un film d’azione. Loro, invece, mi hanno parlato di un horror. Alla fine, abbiamo unito le due cose ed è uscito fuori Medium, che è veramente un bel lavoro”.

Medium è senz’altro una pellicola particolare. All’inizio sembrerà d’azione, ma poi dopo un po’ si trasformerà in horror.

“Sì. Al centro c’è una banda di una borgata di Roma, che si arrangiava a fare piccole rapine. In questo caso, si ritroverà invece in un bar di un capomafia che trattava pietre preziose. Facendo

questa rapina, troveranno una somma che corrisponde a 70/80mila euro e da quel momento vivranno momenti di tensione, di paura. Si domanderanno come mai ci sarà così tanto denaro in un

bar. Tra l’altro, il capomafia non farà fatica a ritrovare la banda nel covo e farà loro una proposta. Gli dice: ‘Da oggi lavorate con me, perché siete un gruppo di ragazzi non ricercati dalla polizia.

Andate in Umbria a rubare per me questa pietra di Giada, che ha un valore di 2milioni ed io vi do 200mila euro’. Grazie al patto, questo boss li prenderà a lavorare. Cominceranno dunque ad

andare, a studiare il posto. Andranno su un vecchio casale antico, di proprietà di un vecchio cinese che tiene in vita sua figlia grazie alla pietra di Giada. Questa è una storia vera, diciamo”.

In che senso?

“E’ una fantasia cinese vera, la pietra di giada che tiene in vita queste anime. Da questo escamotage, come immaginerà, si scaturirà il putiferio. E per scoprire cosa succederà bisogna, appunto,

andare al cinema”.

E’ stato difficile girare un film, in piena pandemia, con tutti i protocolli da rispettare?

“Sicuramente sì. Tra il 2020 e il 2021, quando è iniziato il Covid, ho prodotto quattro film. Mi sono azzardato perché vorrei che questo lavoro così bello e culturale vada avanti e coltivi questo mondo bellissimo che ci fa sognare nelle sale. Credo che comunque torneremo alla normalità, il prima possibile”.

Medium è prodotto da Emy Productions, così come Una Preghiera Per Giuda, altro film che uscirà prossimamente nelle sale. Un lavoro che è completamente diverso da quello di cui abbiamo parlato poco fa.

“Una Preghiera Per Giuda è un colossal fantastico. Parla di due capimafia, all’inizio rivali… anche se poi si scopre che sono due fratellastri. E’ nato da una mia idea. Mia moglie è siciliana. Si parla tanto di mafia e della Sicilia cattiva. Mentre qui si parla sì di mafia, ma anche della nascita di un amore”.

Cosa può svelarmi della trama?

“Il pubblico vedrà un capomafia, interpretato da Tony Sperandeo, il nostro Robert De Niro italiano. Quest’uomo, sulla sedia a rotelle, verrà scarcerato per via della sua malattia. Un rilascio che spaventerà il suo rivale in America, che avrà appunto paura che possa parlare e farlo incarcerare. Partirà dunque in Italia, con i suoi scagnozzi, per uccidere il mafioso che pensa si sia pentito. Dato che non lo troverà, poiché lo Stato lo metterà in un’abitazione segreta, le attenzioni di questo criminale si rivolgeranno al figlio dell’uomo, interpretato da Emilio Franchini, che risiede a Roma. Il ragazzo, a sua volta, scenderà in Sicilia, per vedere il padre che non ha mai conosciuto, visto che a 5 anni era stato cacciato via dalla regione per essere protetto. Il padre in quel momento vorrebbe riavere infatti l’amore del figlio e stare con lui, tant’è che si scuserà e gli spiegherà tutti gli sbagli della sua vita. Ma si verrà ad innescare la guerra con questo americano. Da buono e lavoratore, che fa il cuoco in un ristorante, questo ragazzo si ritroverà perciò a rapire la figlia del boss mafioso americano, interpretata da Martina Nasoni, per poter avere una pace tra le famiglia. Quando la sequestrata rischierà di essere violentata, il protagonista la difenderà e alla fine nascerà un amore tra questi due ragazzi. E’ un film veramente bello”.

Abbiamo citato Martina Nasoni, vincitrice del Grande Fratello e al suo esordio come attrice.

“Sì, è al suo esordio. E’ stata davvero molto brava. Emilio Franchini sarà il suo sequestratore che si innamora di lei. La difende sempre. Alla fine, nascerà un grande amore, ma il padre della ragazza – interpretato da Bruno Bilotta – alla fine dovrà accettare la situazione. Ecco perché, come le dicevo, dalla mafia nascerà un grande amore, davvero molto bello. Le anticipo che già sto scrivendo il secondo capitolo di Una Preghiera per Giuda”.

Nel cast del film ci sono anche attori internazionali, giusto?

“Sì. Abbiamo Danny Trejo, che è tra i dieci attori più pagati al mondo. E’ davvero bravo, un fenomeno. L’America Latina mi ha già chiesto il film, che è stato pensato per la distribuzione estera”.

Ci sono progetti futuri di cui può già parlarmi?

“Ci sono diversi progetti in ballo. Prossimamente devo fare un film sull’ex ministro Antonio Guidi, visto che precedentemente ho prodotto il cortometraggio basato sulla sua storia. A inizio anno, tornerò poi sul set di Una Preghiera per Giuda 2 – La Vendetta. Scenderanno altri americani per distruggere questa mafia siciliana, dato che i due fratellastri, prima rivali, si saranno riuniti per il matrimonio dei due ragazzi. Tuttavia, il capomafia americano scenderà per uccidere tutta questa stirpe di mafia, ma rimarrà fregato. Nel cast continueranno ad esserci anche Danny Trejo e Natalie Burn. Intanto, aspettiamo l’uscita del primo capitolo, prevista massimo entro la primavera anche per capire come evolverà la situazione delle sale cinematografica legata alla pandemia. Il film sarà molto commovente e bello”.

E come sfondo ci sarà la Sicilia…

“Esattamente. Si vedranno i tramonti in Sicilia, le isole Eolie, la traghettatura dello stretto di Messina. Una Preghiera per Giuda è un lavoro davvero molto bello. Ho girato anche a Tripi, che è un piccolissimo paese che il popolo vuole abbandonare. Dal mio punto di vista, è molto bello. Abbiamo inquadrato il museo, i graffiti che ci sono nella piazza. Mi piacerebbe che venisse apprezzato anche all’estero, per la sua storia e cultura. Il sindaco di Tripi , Michele Lemmo, è rimasto davvero entusiasta di come abbiamo lavorato nel paese. Tutti i paesani sono stati magnifici. Ci coccolavano. Ci portavano da mangiare, da bere. Una cosa che non ho mai visto in nessuna regione”.

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