Uno studente universitario napoletano è rimasto vittima di una violenta aggressione in prossimità dei baretti del quartiere Chiaia, perpetuata da un branco di delinquenti appartenenti a un ceppo criminale della zona flegrea. La vicenda è emersa a margine della denuncia effettuata dalla stessa vittima, il giovane Olivier, massacrato di botte dal suddetto branco la notte del 1 febbraio scorso, poco dopo aver festeggiato il compleanno. La rissa sarebbe scattata per futili motivi e pare fosse conseguenza della semplice richiesta dello studente di rispettare la coda per accedere alla toilette.
L’aggressione si è consumata circa due mesi fa in un noto locale del vicoletto Belledonne a Chiaia, blasonato quartiere della movida giovanile partenopea. Terminata la propria festa di compleanno, Olivier si sarebbe recato ai servizi igienici poco prima di lasciare il locale. “Quel ragazzo aveva superato tutti quanti e si era messo davanti la porta di ingresso, come se volesse entrare per primo. Con tono tranquillo gli ho detto “vedi che c’è la fila”, credendo che forse non l’avesse notata” ha raccontato la vittima. Da questa semplice richiesta è partito il parapiglia che si è concluso con l’assalto. Il destinatario della domanda avrebbe risposto “vuoi vedere che ti sparo in testa?” e si sarebbe accanito sul giovane colpendolo prima da solo e poi aiutato dai compari. “Mi colpiva con forza alla testa con il calcio dell’arma per almeno tre volte. Io quasi perdevo i sensi e cadevo a terra. Nel frattempo alcuni amici suoi mi hanno colpito con dei calci”.
Olivier è finito ricoverato all’ospedale San Paolo con diverse fratture al cranio. Gli aggressori Claudio Garavini, Alessandro Faraon e Antonio Izzo, tutti tra i 18 e i 21 anni, sono invece stati arrestati nella giornata di ieri.
Fonte: Corriere della Sera; Fanpage.it
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