Un bambino piange davanti alle giostre. Il giostraio gli offre un gettone gratis per farlo felice. Ma il padre, Angelo Bottino, si offende. Reagisce con violenza: prima mostra una pistola, poi preme il grilletto.
La scena si svolge nel pomeriggio di domenica 30 marzo, sul lungomare di Napoli. Un solo colpo parte dall’arma. Un uomo viene colpito all’addome. Un altro, ferito di striscio. Nessuno è in pericolo di vita. Ma il caos esplode.
Le immagini raccontano tutto. Bottino, 33 anni, giubbotto bianco e pantaloni blu, si allontana a piedi lungo via Caracciolo. Tre persone lo seguono. Uno di loro riprende la scena. La tensione cresce. Urla e insulti riempiono l’aria. Qualcuno lo sfida: “Spara, dai!”. In un attimo, parte un calcio. Bottino reagisce: impugna la pistola e fa fuoco.
I feriti scappano. La folla si disperde. “Chiamate le guardie!”, grida qualcuno. Nel frattempo, Bottino torna alla sua auto, un’Audi bianca. Sale a bordo, fa inversione e cerca di fuggire. Ma una pattuglia lo nota. Scatta l’inseguimento.
I carabinieri lo fermano poco dopo. Per lui scattano le manette. L’accusa è pesante: tentato omicidio. Le forze dell’ordine scoprono che Bottino era già in regime di semi libertà. La sua pistola, una rivoltella, viene sequestrata.
Le vittime ricevono soccorsi immediati. Il 39enne colpito all’addome finisce in ospedale, con una prognosi di 10 giorni. Il 45enne, ferito al braccio, viene medicato sul posto.
Un gesto folle per un gettone. Un episodio che poteva trasformarsi in tragedia.
Fonte: Fanpage
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