Il 28 aprile è la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Importante non dimenticare tali ricorrenze che sono l’occasione per stimolare dibattiti ma anche e soprattutto spingere i Governi verso scelte risolutive e concrete.
È ciò a cui si dedica da qualche anno il dott. Francesco Altobelli specializzato in Medicina del Lavoro, formatore – Primo soccorso e percezione del riscio. Dopo circa 17 anni da “Sicurezza a casa mia” (Sansone editore) del 2004 patrocinato dalla Provincia di Napoli, il dott. Altobelli torna alla divulgazione scientifica preventiva con il testo “Io non mi faccio male- L’infortunio e la sua soggettività” Guida Editori.
Garantire condizioni di salute nei luoghi di lavoro per prevenire e contrastare l’insorgenza di malattie professionali e infortuni è parte integrante della trattazione del medico-scrittore Altobelli, e lo fa con piglio sarcastico che arriva immediato al lettore.
Scopo della medicina del lavoro come si legge dalle parole dell’autore è che “Ogni singolo lavoratore possa lavorare in piena efficienza senza alcun pericolo per la salute fisica e psichica”.
La presentazione è stata redatta dal S.E.R. Mons. Antonio Di Donna Vescovo di Acerra che evidenzia come il dott. Altobelli abbia saputo trattare in modo originale la materia soprattutto nel capitolo “ad un infortunio ‘particolare’, un infortunio necessario per la vita, che l’autore chiama ‘ l’infortunio buono della storia umana’, è l’infortunio da cui nasce una nuova vita”.
Il saggio si apre con “La testimonianza di una donna operaia” Arianna Acri.
La prefazione è affidata alla Dott.ssa Flavia Fumo Specialista di Medicina del lavoro, Specialista Igiene e Medicina Preventiva, Medico Competente.
Un saggio che tratta in modo semplice, questioni complesse e che dovrebbe essere maggiormente preso in considerazione dalle Istituzioni che sembrano ancora brancolare nel buio della ignoranza ossia della non conoscenza.
Purtroppo la cultura è merce sempre più rara e come ha scritto il dott. Altobelli “come se in giro per il globo si fosse liberata una polverina di ‘dissolvenza’” parole scritte tempo prima che arrivasse il covid.
In giornate commemorative come queste non si può ignorare “Io non mi faccio male”.
Un invito alla lettura per chi volesse approfondire la tematica in modo scientifico ma con linguaggio originale ed immediato.