Gabriele Nunziati, giornalista e corrispondente da Bruxelles per l’agenzia Nova, è stato licenziato dopo aver fatto una domanda su Gaza alla portavoce della Commissione Europea.
Il giornalista, nel corso di una conferenza, aveva chiesto a Paula Pinho, portavoce della commissione europea: “Se la Russia dovrà pagare per la ricostruzione dell’Ucraina, Israele dovrà fare lo stesso per Gaza?”. A tale domanda, la portavoce aveva preferito non rispondere.
Secondo quanto ricostruito da FanPage, alcuni giorni dopo, il giornalista ha ricevuto alcune telefonate dai suoi superiori, cui sarebbe seguita una lettera di interruzione delle collaborazioni. Secondo l’agenzia la domanda era “tecnicamente sbagliata e fuori luogo” in quanto “la Russia ha invaso l’Ucraina mentre Israele ha subito un’aggressione armata”. Sempre secondo l’agenzia, la domanda è stata posta “ignorando i principi fondamentali del diritto internazionale”.
A supporto del giornalista si sono alzate alcune voci dal mondo della politica. Anna Laura Orrico del Movimento5Stelle ha commentato: “è semplicemente vergognoso che un soggetto dell’informazione abbia preso una simile decisione”.
L’europarlamentare Gaetano Pedullà ha dichiarato: “Sarebbe gravissimo se la Commissione avesse avuto un ruolo in questa ennesima pietra tombale sulla libertà di stampa in Italia. Si faccia chiarezza subito anche se ci sono state pressioni esterne sulla direzione di Nova che hanno influenzato questa decisione”.
Nicola Fratoianni, segretario di SI, ha definito la vicenda “sconcertante” aggiungendo “facendo il proprio mestiere di giornalista, e il mestiere di un giornalista libero è quello di fare domande, non si può arrivare ad una tale drastica decisione editoriale”.
Fonte: FanPage
