Il nuovo governo ancora non si è insediato, né tantomeno si è andato a formare,ma la leader di FdI già è all’opera per risolvere uno dei più gravi temi a lei posti:il caro energia e carovita.
Molto probabilmente nei prossimi mesi le tariffe energetiche e del gas aumentaranno del circa 60%>
E quest’oggi, Meloni in un tweet ha ribadito quale sarà il primo dossier di cui intende occuparsi il futuro governo: «La priorità è fermare la speculazione sul gas. Continuare all’infinito a compensare il costo delle bollette regalando soldi a chi si sta arricchendo sulle spalle di cittadini e imprese sarebbe un errore». In sostanza, Meloni, attacca chi starebbe speculando sugli aumenti dei costi dell’energia, spingendo per una soluzione simile a quella già anticipata dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.
L’esecutivo uscente, come spiegato quest’oggi dal ministro Cingolani, intende presentare in sede europea una proposta per ridurre il prezzo del gas “agganciandolo” «a borse un po’ più stabili rispetto al Ttf, che non ha nulla a che vedere con la situazione reale e con i meccanismi di domanda offerta». Al momento, tuttavia, non si conoscono ulteriori dettagli. Il ministro Cingolani ha comunque chiarito che ha avvisato la leader di FdI perché, spiega, «è mio dovere concordare con il premier (Draghi, ndr) ma, in accordo con lui, avvisare chi viene dopo della direzione in cui stiamo andando e per quali motivi». E siccome «la direzione è tecnicamente obbligata – ha proseguito Cingolani -, facciamo un buon servizio a chi viene dopo. Ma chi viene dopo ci dice anche “sì”, riconosciamo che è la strada da intraprendere: c’è poca ideologia».