“Giochiamo a fare Toni?”: la piccola Noemi imita le sevizie subite con i suoi amichetti

2 Dicembre 2019 - 19:21

“Giochiamo a fare Toni?”: la piccola Noemi imita le sevizie subite con i suoi amichetti

“Giochiamo a fare Toni?”: la piccola Noemi imita le sevizie con i suoi amichetti

Cardito. Riaffiorano ancora i ricordi di quelle violenze cui era vittima lei e soprattutto suo fratello, il piccolo Giuseppe Dorice, ucciso a 7 anni a colpi di bastone dal patrigno Toni Badre a Cardito. 

Come riporta Il Mattino, Noemi ha trovato conforto in una casa famiglia, dove gli educatori e uno psicoterapeuta la seguono costantemente. Il medico è stato chiamato a testimoniare davanti alla terza Corte di Assise dal pm Paola Izzo. 

Cardito, il dramma della piccola Noemi raccontato dallo psicoterapeuta

Lo psicoterapeuta ricorda di quando a uno degli educatori, prima di addormentarsi, la bimba ha raccontato le raccapriccianti scene a cui è stata costretta ad assistere: “Mi ricordo le botte che dava (il patrigno) a Giuseppe, così tante che poi sembrava morto… ma adesso non ci voglio più pensare”.

Per il medico Noemi è “adultizzata” e “razionale”, arriva anche ad aiutare i medici spiegando il motivo per il quale la sorellina più piccola si lascia andare a lunghi pianti quando è il momento di lavarsi: “Ha paura di farsi lo shampoo perché Toni tentava di affogarla”.

Le violenze vengono fuori dall’inconscio della piccola anche mentre gioca con gli altri amichetti. La bimba, emerge dalla testimonianza dello psicoterapeuta, avrebbe chiesto a uno di loro di interpretare il patrigno e a una compagna di fare il fratellino morto. “Adesso Toni si arrabbia, ha mal di testa, e picchia Giuseppe”, avrebbe detto la piccola ai compagni di gioco. 

L’educatrice che li controlla si accorge della rappresentazione deviante e li distoglie dal gioco. Intanto quest’oggi i giudici hanno ascoltato le maestre e un conoscente dell’imputato. 

Fonte: Teleclubitalia

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