“I rapporti con il figlio Milko erano tesi, io ho assistito a diversi litigi”.

Completo chiaro, voce decisa. Nella 19esima aula del tribunale romano di piazzale Clodio, Andrea Piazzolla racconta la sua verità sul rapporto che lo lega a Gina Lollobrigida, una relazione di amicizia, secondo l’uomo, che per la procura è ascrivibile alla voce “circonvenzione di incapace”.

Il factotum della star però si è difeso in aula e provando a spiegare le ragioni che potrebbero aver portato Milko Skofic, il figlio della “Lollo”, a denunciarlo.

“Io le suggerivo di incontrare il figlio – ha detto in aula Piazzolla, accusato di aver sottratto i beni della Lollobrigida, che secondo una perizia psichiatrica

soffrirebbe di un “indebolimento della corretta percezione della realtà”  – Ma lei era arrivata a un punto tale che mi rispondeva: ‘se vuoi farmi sentire male

continua, altrimenti fermati'”, ha spiegato l’uomo, mentre Milko Skofic, presente in aula, scuoteva la testa.

“Non credo che Milko sia una persona interessata a qualcosa di materiale, aveva solo bisogno di una famiglia più unita”, ha continuato l’imputato fornendo la

sua versione dei fatti accaduti nel 2017, quando Gina Lollobrigida venne ricoverata: “Ricordo di aver chiesto a Milko di venire a darmi il cambio in ospedale,

ma lui mi ha risposto solo la sera scrivendo: ‘Scusa, non sapevo di doverti dare il cambio'”. E ancora, riferendosi al rapporto tra Milko e la madre, ha detto: “Io

tutta questa vicinanza non l’ho vista”.

Durante la testimonianza Piazzolla ha spaziato tra ricordi ed esperienze personali. “Non ho mai fatto da giardiniere, autista o maggiordomo della signora

Lollobrigida”, ha affermato. E interrogato sulle sue competenze ha spiegato di aver frequentato la “scuola professionale di meccanica”.

“Sono bravo a trovare soluzioni ai problemi”, ha detto affermando di aver elargito consigli su come ‘camuffarè alcune Ferrari per poterle “mandare su strada”.

E ancora ha detto di essersi introdotto furtivamente in uno studio di New York per prendere dei documenti riservati che la Lollobrigida avrebbe incautamente affidato a un giornalista del New York Times.

Particolare anche la ricostruzione dei rapporti tra la Lollobrigida e il nipote: “La signora mi ha sempre detto che da quando il ragazzo ha iniziato a capire, verso

i 7 anni, non lo ha più potuto vedere”. E ancora: “Non ho mai detto alla signora che il ragazzo faceva film pornografici. Dissi solo che su Facebook c’erano delle

foto che mi sembravano inopportune e diedi alla madre un consiglio per non danneggiare sia il ragazzo che la signora Lollobrigida”.

Una testimonianza a tratti surreale, che comunque non si discosta dagli interrogatori già fatti davanti alla pm Gabriella Fazi e contenuti nelle 140 pagine a

disposizione del tribunale.

Il racconto dell’imputato è diametralmente opposto a quello di Milko Skofic, che al tribunale aveva spiegato: “Dopo l’incontro con Piazzola ci fu un

cambiamento, capii che (mia madre ndr) era fuori controllo”. Il rapporto tra i due sarebbe nato “a fine 2011-inizio 2012 dopo un viaggio a New York. Mia

madre aveva una avuto una causa e si era fatta accompagnare da Piazzolla – aveva detto in aula il figlio della Lollo – al ritorno dal viaggio mi raccontò

che Piazzolla le aveva detto che era andato nello studio di uno tizio di notte e aveva cancellato un accordo e preso dei documenti altrimenti, a suo dire, sarebbe

stata ‘finita’. Poi avevo visionato anche un filmato di Piazzolla e mia madre in America dove si vedeva lui su una moto d’acqua che poi saliva su un ponte e

srotolava uno striscione. Mi era sembrato tutto strano.

E ancora: “Non riuscivo a parlare più con mia mamma, lei prendeva tempo, parlava sottovoce come se non volesse farsi sentire da qualcuno, notai che il

cancelletto che dalla dependance portava alla sua villa era chiuso e quando chiesi spiegazioni al giardiniere disse che era Piazzolla che aveva detto di chiudere

tutto”, ha detto Milko. Poi la rivelazione:  “Mia madre a un certo punto mi disse che Piazzolla gli aveva riferito che mio figlio faceva filmati e foto porno. Tempo

dopo tramite un parente vidi queste foto ed erano foto normali di mio figlio vestito che fumava”.

Scopriamo cosa c’è da sapere su Gina Lollobrigida: dall’incontro con Marilyn Monroe alle tormentate relazioni, tutto sulla splendida diva italiana.

Per molti è semplicemente la “Lollo”, ma Gina Lollobrigida è ancora oggi un mito del cinema italiano ed internazionale, e ancora oggi rappresenta uno dei volti femminili del mondo dello spettacolo più celebri di sempre. La sua è stata una carriera sotto il segno della perfezione e del successo, ma se siete curiosi oggi andiamo alla scoperta di tutte le curiosità e dei risvolti privati della vita privata dell’attrice. Seguiteci!

Chi è Gina Lollobrigida: la biografia

Gina nasce a Subiaco, in provincia di Roma, il 4 luglio del 1927 sotto il segno del Cancro. All’anagrafe come Luigia Lollobrigida, il padre, Giovanni Lollobrigida, è un produttore di mobili che ai tempo perse tutte le sue proprietà a causa di un bombardamento da parte degli americani, mentre la madre si chiamava Giuseppina Mercuri. La sua sarà fin da giovane una personalità spiccata soprattutto per quanto riguarda il campo delle arti, e non a caso si iscriverà all’Accademia di Belle Arti a Roma.

GINA LOLLOBRIGIDA
GINA LOLLOBRIGIDA

Pensate che, quando si trasferì con la famiglia nella capitale, i soldi scarseggiavano e così Gina, per aiutare, cominciò a vendere caricature disegnate a mano con il carboncino! Ma presto arrivò la svolta: era il 1947 quando partecipò, a quanto si racconta convinta da un amico, a Miss Roma. Arriverà seconda, e così andrà di diritto alle finali di Miss Italia dove addirittura otterrà il terzo posto.

Da quel momento Gina si lanciò a pieno nel mondo della recitazione, anche se a dire il vero già due anni prima, nel 1945, aveva recitato nella commedia Santarellina di Eduardo Scarpetta.

Nel ’49, poi, arrivarono i primi successi come Campane a martello (1949) e Fanfan la Tulipe (1952). Ma il mondo stava solo iniziando a conoscere una delle attrici più belle, talentuose e prolifiche del cinema internazionale… e non a caso dopo gli anni Cinquanta Gina sbarcò a Hollywood, diventando protagonista di tantissime produzioni destinate al grande schermo.