Ciao Gianluigi benvenuto a “Retenews24”, come stai?
Grazie per aver accettato il nostro invito, siamo lieti di averti con noi.
Hai ereditato da tuo padre la passione per la musica-spettacolo. Raccontaci la tua storia.
Sono praticamente cresciuto a pane e Anema e Core. Agli inizi facevo un po’ tutto: aiutavo al bar, mi occupavo di pubbliche relazioni, di accoglienza, prenotazioni, mentre di pari passo mi laureavo in legge.
D’estate, spronato da mio padre, cantavo anche io qualche pezzo. Al suo fianco i miei cavalli di battaglia di quegli anni erano Ragazzo fortunato di Jovanotti e Il ragazzo della via Gluck di Celentano.
Dopo anni di sana gavetta, e l’esperienza di gestione di due locali notturni a Capri, mi sono ritrovato sul palco a cantare tutte le sere. Ho affinato le mie conoscenze musicali e studiato parecchio, anche se la migliore formazione è quella sul campo. Una sera, all’improvviso, mi sono ritrovato a dividere il palco con Katy Perry ed il mese seguente con Jennifer Lopez, che improvvisava una danza sexy; il video è diventato virale e ho capito che non potevo più tornare indietro.
“Anema e Core”, oltre ad essere un locale, è un brand riconosciuto in tutto il mondo. Quante soddisfazioni ti dà?
Tante e devo dire dalle persone più inaspettate; è bello regalare spensieratezza e allegria con un linguaggio universale come quello della musica. Potermi esibire per i miei idoli del mondo dello sport, della musica, del cinema è davvero emozionante. Ed è bello pensare di portare avanti il sogno di mio padre, che poi è diventato anche il mio, senza mai perdere di vista semplicità ed umiltà, caratteristiche che ci hanno sempre accomunati e rendono Anema e Core più che un brand una filosofia di vita, un modo di stare assieme.
A breve ricominci il tuo tour invernale. Quali saranno le tappe che animeranno e riscalderanno il cuore dei tuoi fan?
Faremo un bel giro su e giù per lo Stivale: da Palermo a Bolzano, passando per gli appuntamenti ormai “fissi” nelle grandi città: da Jerò a Roma (22 Novembre), da Emporio Armani a Milano (1 Dicembre) e da Rosolino a Napoli (23 Novembre).
Quali emozioni provi a cantare lontano dalla tua Capri?
Ogni volta è una bella sfida, ma io e la band restiamo impressionati dall’accoglienza che riceviamo, anche all’estero quando ci chiedono le canzoni napoletane. Portiamo l’Anema e Core per una notte nei vari club che ci invitano, non solo la musica, il ritmo, ma anche il tipico calore umano di una serata in taverna.
Ci puoi dare qualche anticipazione sul tuo nuovo tour?
Abbiamo delle sorprese per Natale e Capodanno ma ancora non posso svelarle…
Prima di salutarci, ci racconti un aneddoto che ti ha particolarmente colpito di tuo padre e della taverna?
Una delle notti che mai dimenticherò fu quella in cui venne Christiaan Barnard, un chirurgo noto per essere il primo ad aver praticato un trapianto al cuore. Mio padre si emozionò al punto che volle fargli una dedica in cui disse: queste sono le persone importanti, noi cantiamo canzoni, loro salvano la vita delle persone.
Poi, in termini di gossip, c’è la litigata storica a Capri fra Naomi Campbell e Joaquín Cortés, allora suo fidanzato. Erano stati entrambi in taverna quella notte, si capiva che c’era maretta tra loro. Quando mio padre uscì dal locale, passò per una nota pasticceria dell’isola prima di ritirarsi, era l’alba e li vide discutere animatamente. Così, per farli rappacificare, imbracciò la sua chitarra ed improvvisò una serenata, e lei, quasi intimidita, si copriva il viso con i capelli. Poco dopo avevano fatto pace…
Grazie mille Gianluigi per essere stato con noi, ci rivediamo presto!!