In Italia, le controversie legate ai divieti nei lidi balneari, giudicati da molti ingiustificati, non sono passate inosservate. Tuttavia, uno degli episodi più strani proviene da Bacoli, nella provincia di Napoli.
Qui, il gestore di un lido ha generato polemiche vietando a una donna l’accesso al bagno in quanto proveniente dalla spiaggia libera, senza aver pagato per i servizi dello stabilimento. Questo atto ha portato alla denuncia del proprietario del lido.
Lido vieta l’utilizzo del bagno:Il commento del sindaco
Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha reso noto l’episodio e la denuncia attraverso i social media. Ha commentato: “Una situazione allucinante che getta discredito sulla nostra città. Peggio ancora, danneggia la reputazione di molti altri concessionari di spiaggia che rispettano le basi della civiltà. Questo è inaccettabile.” La donna ha potuto accedere al bagno solo quando stava per stare male, un atto che Della Ragione ha definito “una specie di pietà o regalo al popolo” da parte del gestore del lido. Il sindaco ha criticato il concetto errato che alcuni abbiano di diventare proprietari di beni pubblici, sottolineando che la spiaggia e il mare appartengono a tutti e sono un patrimonio collettivo.
La città di Bacoli ha fatto fronte a situazioni simili in passato. Nel corso dell’estate precedente, è stata condotta una battaglia contro coloro che vietavano l’ingresso in spiaggia con cibi come omogenizzati e bottiglie d’acqua, comportandosi come se la spiaggia fosse un club privato. Il sindaco ha chiarito che i proprietari della sabbia e del mare sono l’intera comunità e ha minacciato la revoca delle concessioni a chi viola i diritti basilari dei bagnanti. La sua posizione è chiara: spiagge senza cancelli, recinzioni o divieti assurdi.
In conclusione, le recenti polemiche nei lidi balneari italiani hanno messo in evidenza la necessità di rispettare i diritti dei bagnanti e di preservare il carattere pubblico delle spiagge.
fonte:fanpage
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