Genova, operata in un agriturismo muore per l’asportazione di un neo. Arrestato il suo “santone”

20 Aprile 2021 - 22:31

Genova, operata in un agriturismo muore per l’asportazione di un neo. Arrestato il suo “santone”

Genova, agli arresti medico e “santone”

Dopo circa due anni probabilmente si è arrivati ad una svolta su un misterioso decesso avvenuto a Genova nell’ottobre del 2020. Non si può dire che sia un caso di malasanità poiché la vittima, Roberta, è morta dopo l’ asportazione di un neo non in una ospedale o in una clinica privata. Bensì in un agriturismo, molto probabilmente convinta e deviata nelle sue convinzioni da un medico e da un cosiddetto santone, ora entrambi arrestati. La vicenda risale all’ottobre del 2020 quando Roberta si è rivolta al medico, Paolo Oneda, per l’ asportazione di un neo. Dunque un’operazione in apparenza senza problemi e senza complicazioni. Ma il medico e il “santone”, approfittando probabilmente di uno stato di debolezza psicologico della ragazza, l’ avrebbero convinta ad operarsi in questa struttura gestita dal santone stesso,  ovviamente del tutto inadeguata per operazioni del genere.

I fatti

A seguito di indagini della polizia, si è appurato che questa operazione di asportazione del neo era stata fatta su un tavolo da cucina e che addirittura il neo era stato rimosso senza alcun tipo di anestesia e con un semplice coltello da cucina. La vittima che si è fidata dei suoi “aguzzini” si chiamava Roberta Repetto. Una volta avvenuta l’operazione, ripetiamo senza anestesia e su un tavolo da cucina assolutamente inadatto e inadeguato per operazioni mediche di tale genere, subito dopo entrambi i loschi personaggi avrebbero prescritto alla paziente meditazione e varie tisane al fine di alleviare il dolore. Soprattutto, fatto ancora più grave, non le avrebbero prescritto alcuna cura medica . Questo perché il suddetto santone in questione aveva nei suoi insegnamenti la ferma convinzione che il dolore fisico potesse essere combattuto oltre che con tisane e altri intrugli, anche e soprattutto attraverso la meditazione.

Gli insegnamenti del “santone” e il suo seguito social su app seguite da giovani

A tal riguardo, non sono pochi i video di questo ambiguo personaggio sulla piattaforma youtube in cui esorta le persone a combattere vari dolori fisici attraverso la sola meditazione e conoscenza del proprio corpo. Ovviamente a seguito di questi consigli assolutamente inadeguati e fallaci, le condizioni della donna sono andate progressivamente peggiorando e, convinta dai genitori, si è presentata in ospedale nell’ottobre del 2020.

Roberta, l’aggravamento e il decesso

Una volta sotto cure mediche, non si è potuto fare altro che constatare la presenza di metastasi ad uno stato ormai sin troppo avanzato ed è per questo che la donna nell’ottobre dello stesso anno è deceduta tra atroci dolori. Questa morte strana ha destato sospetti nei genitori della ragazza che hanno denunciato i soggetti implicati nella losca e fantomatica operazione. Questo ha fatto sì che a seguito di indagini, fossero arrestati il medico e il santone ora accusati o di omicidio. Ma c’è anche un altro aspetto torbido della vicenda stessa. Pare infatti che la ragazza, completamente alla mercè di tali personaggi, sia stata anche vittima di violenza sessuale da entrambi. Eppure, convinta dalle parole e dai cosiddetti insegnamenti “dell’uomo santo”  non abbia mai voluto sporgere denuncia, coinvolta completamente nella sua totale abnegazione. Gli inquirenti ritengono che tale forma di devozione sia stata alla base del suo voler essere operata direttamente dal “carnefice” nell’agriturismo di sua proprietà. C’è da dire inoltre che la ragazza prima della conoscenza di tali siffatti personaggi, sulla base di testimonianze raccolte dai carabinieri, era una donna normalissima che aveva una regolare vita sociale, ma che poi a seguito di frequentazioni con lo stesso santone sarebbe stata risucchiata in un vortice da cui non ne sarebbe più saputa uscirne, diventando una delle sue più devote adepte. Infine allontanandosi completamente dei suoi più cari affetti, dagli amici, dai familiari, calandosi in toto negli insegnamenti che il maestro le impartiva. Maestro che ovviamente avrebbe approfittato di questa sua profonda debolezza psicologica per abusare di lei.

Roberta, le altre accuse degli arrestati

Inoltre i due soggetti sono anche accusati di circonvenzione di incapaci perché erano assolutamente coscienti della superficialità con cui hanno affrontato l’operazione. Superficialità, ricordiamo, data dal fatto che l’intervento è avvenuto su un tavolo da cucina e con un semplice coltello senza anestesia. A seguito di ciò, e del progressivo quanto inesorabile deteriorarsi delle condizioni della povera ragazza,  per le più generate dalla conseguente diffusione del tumore, si sarebbe completamente affidata alle indicazioni del santone in questione. L’uomo infatti l’avrebbe finanche assicurata riguardo la sua guarigione anche grazie a delle pratiche di energia che l’ avrebbero sicuramente fatta stare meglio, ma che soprattutto avrebbero fermato la patologia ormai dilagante all’interno del suo corpo.

Le cure del Santone e i tentativi del medico di sviare le indagini

Una brutta vicenda insomma che testimonia ancora una volta la facilità di determinate persone di assoggettare e corrompere soggetti psicologicamente fragili, determinandone in alcuni casi estremi anche la morte, come in questo caso in cui Roberta ha perso la vita a seguito di credenze mistiche assolutamente fuori logica e senza alcuna base medica. La cosa che fa rabbrividire, sulla base delle testimonianze raccolte, è che la vittima inconsapevole sia stata operata in condizioni igienico sanitarie assolutamente inidonee a un intervento di tal genere. Un tavolo da cucina, e la sala dov’è avvenuto il tutto, non erano assolutamente sterilizzati. Le conseguenze di una condotta simile, se la ragazza fosse stata più “accorta” le sarebbero state più chiare. . Inoltre a seguito di tale operazione sorprende il cinismo e la brutalità tramite i quali i soggetti implicati hanno gestito l’intera faccenda. Le rassicurazioni e le meditazioni raccomandate da quello che si è definito “santone” ovviamente non sono bastate a salvare la vita di una giovane che purtroppo si è messa nelle mani sbagliate, di persone che hanno approfittato della sua debolezza e del suo essere completamente devota. Una vicenda triste, tragica, brutale che, speriamo, possa aiutare altre persone a non credere nelle fallaci e deviate idee di quelli che si approfittano di situazioni molto spesso generate da un profondo disagio della vittima stessa. Ma, soprattutto, si spera sia una simile quanto assurda vicenda  sia da monito affinché le più elementari operazioni quale può essere anche le l’ asportazione di un neo, siano fatte in strutture ospedaliere adeguate e con la competenza e specializzazione di un medico esperto. Solo così simili personaggi non potranno più avere ragione di persone psicologicamente molto e troppo fragili, proprio come in questo caso.