Quelli che sono nati di fronte al mare hanno qualcosa di speciale, un filo luminoso che li unisce. Ed è stato proprio questo il “fil rouge” che ha tenuto insieme per 30 anni Napoli e Genoa.
Due tifoserie strette in un solo abbraccio che purtroppo si è spezzato poco più di un anno fa. Sabato si ritroveranno di fronte a Marassi. E la memoria ripercorrerà il romantico cammino di un antico gemellaggio tra gente di mare e cugini di fede.
Se fosse un romanzo sarebbe “L’amore ai tempi del colera” di Gabriel Garcia Marquez. Perché è proprio da una tragedia che colpì la nostra terra che nacque lo storico gemellaggio tra Napoli e Genoa.
All’inizio degli anni 70 a Napoli scoppiò il colera e per molti lustri i napoletani furono marchiati a fuoco come “colerosi”. Un deprecabile gesto di scherno di tifoserie avversarie, ma anche una concreta onta da lavare sulla nostra pelle.
Per buona pezza il Napoli non trovava più neppure squadre disposte a disputare partite amichevoli. Proprio perché c’era il timore, infondato, e l’allarmismo di poter contrarre contagio dai calciatori azzurri.
Una psicosi di massa che costrinse gli azzurri in una linea di confini ben al di sotto del limite del buon gusto. Fino a quando, però, il Genoa diede per prima la disponibilità di giocare una amichevole di preparazione, spezzando il muro di ipocrisia che aveva attanagliato gli azzurri.
Da lì un’amicizia speciale travasata poi nel gemellaggio tra i due popoli calcistici. E col trascorrere degli anni, destino ha voluto che l’apoteosi del matrimonio abbia segnato una delle date fondamentali dell’era De Laurentiis.
Napoli e Genoa tornarono in Serie A il 10 giugno del 2007 a suggello di un gemellaggio che segnò la Resurrezione e la nuova Luce di un’Epoca. Finì 0-0 a Marassi in una strepitosa e memorabile festa che portò in trionfo il vessillo azzurro e le ali del Grifo.
Poi, nella primavera del 2019, la rottura a seguito di uno striscione della Curva rossoblù, indotto da motivi che è meglio trascurare per non imbrattare una così bella storia d’amore durata oltre 30 anni.
Perché Genoa – Napoli racconterà sempre un gemellaggio di fede, passione, amicizia e condivisione. Valori che oggi sono solo nostalgica memoria di un calcio d’altri tempi…
Bruno Marra
