Gaza, Netanyahu ordina attacchi “immediati e potenti”: rischia di crollare il cessate il fuoco

28 Ottobre 2025 - 19:19

Gaza, Netanyahu ordina attacchi “immediati e potenti”: rischia di crollare il cessate il fuoco

Dopo settimane di una fragile tregua, la situazione nella Striscia di Gaza è tornata a deteriorarsi. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato nuove operazioni militari, con attacchi aerei “immediati e potenti” contro obiettivi di Hamas, accusato di violare il cessate il fuoco. La decisione è stata presa al termine di una riunione d’emergenza e segna un ritorno alle ostilità, che, seppur non completamente cessate, avevano visto una relativa calma grazie alla mediazione di Stati Uniti, Egitto e Qatar.

Gli attacchi israeliani si concentrano principalmente su Gaza City e Rafah, con raid che hanno colpito strutture e tunnel sotterranei utilizzati da Hamas per le sue operazioni militari. Secondo fonti militari, i combattenti di Hamas avrebbero aperto il fuoco, costringendo le forze israeliane a rispondere con colpi di artiglieria. L’esercito israeliano ha inoltre esteso la lista dei bersagli, definendo le nuove operazioni come necessarie per “neutralizzare ogni minaccia immediata”. Netanyahu ha accusato Hamas anche di non aver consegnato i corpi di 13 ostaggi ancora trattenuti a Gaza, una situazione che ha ulteriormente aggravato le tensioni.

Dall’altra parte, Hamas ha respinto le accuse, accusando Israele di usare pretesti falsi per giustificare nuove aggressioni. Il gruppo palestinese ha anche accusato Israele di ostacolare le operazioni umanitarie nella Striscia, in particolare quelle relative al recupero dei corpi degli ostaggi. Inoltre, secondo l’amministrazione di Gaza, Israele avrebbe violato ripetutamente il cessate il fuoco, causando numerose vittime tra i palestinesi.

L’escalation di violenza rischia di far fallire gli sforzi diplomatici, con le Nazioni Unite che hanno espresso preoccupazione per l’aggravarsi della situazione. Il portavoce ONU ha esortato entrambe le parti a rispettare l’accordo di cessate il fuoco per evitare un ulteriore deterioramento della crisi umanitaria.

fonte: fanpage

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