Il popolo palestinese è sull’orlo della carestia. A denunciare tutto ciò è stato Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), che ha definito Gaza “il posto più affamato nel mondo”. Durante una conferenza stampa tenutasi oggi a Ginevra Laerke avrebbe ribadito che le operazioni di consegna di aiuti umanitari, pur pronte a partire, sono bloccate a causa gravi limitazioni imposte da Israele.
Stando alle sue dichiarazioni le consegne sono state messe “in una camicia di forza operativa” che fa di questa una delle operazioni umanitarie “più ostacolate, non solo nel mondo di oggi, ma nella storia recente”.
Alla luce di tutto ciò, a destare più scandalo sono le parole usate dal premier israeliano, Netanyahu, pochi giorni fa, il quale avrebbe dichiarato che a Gaza “non c’è fame”, e che, contrariamente al vero, i palestinesi “stanno ingrassando”.
Fonte: Fanpage.it