Gaza City è sotto assedio: l’esercito israeliano è entrato in città, un milione di palestinesi in fuga

30 Agosto 2025 - 11:57

Gaza City è sotto assedio: l’esercito israeliano è entrato in città, un milione di palestinesi in fuga

È iniziata l’offensiva israeliana su Gaza City: circa un milione di palestinesi sono ora costretti alla fuga per scappare dall’avanzata dell’IDF.

L’offensiva è iniziata poche ore fa. Le forze israeliane hanno dichiarato Gaza “zona di guerra” e stanno avanzando poco a poco. Hamas ha risposto, dichiarando che se non sarà fermata l’avanzata, ci sarà un “bagno di sangue”. Intanto ad essere colpita maggiormente è la popolazione palestinese che, stremata dalla fame, è ora forzata alla fuga. Gli abitanti sarebbero stati invitati a spostarsi verso sud dove ci sarebbero delle strutture umanitarie pronte ad accoglierli.

L’assedio israeliano continuerà fin quando non sarà controllata tutta la zona della Striscia, come spiegato anche dal governo dello Stato ebraico. L’obiettivo dell’operazione sarebbe quello di riportare gli ostaggi, vivi e morti, a Tel Aviv e di distruggere una volta e tutte Hamas stabilendo poi sulla zona un governo civile che non preveda l’Autorità Nazionale Palestinese. Le parole però non sempre coincidono con i fatti e da quando è iniziata l’offensiva sono dieci i civili morti a Gaza City sotto i colpi israeliani mentre si continua a morire anche per la fame: dieci le vittime, tra cui tre bambini nelle ultime 24 ore.

Intanto dall’Europa arrivano le prime dichiarazioni. Dalla riunione dei Ministri degli Esteri di Copenaghen Tajani ha riferito: “A Israele continuiamo a dire ‘basta’. Ha vinto contro Hamas, ora è il momento della costruzione e non della distruzione. È stato superato il limite della reazione: bisogna costruire. Incrementare il numero di coloni oggetto di sanzioni potrebbe essere una scelta condivisibile.”

Il Ministro degli Esteri spagnolo Albares ha invece attaccato i membri dell’UE: “La Spagna ha proposto un piano d’azione per Gaza e per la Palestina, ma l’UE sta facendo troppo poco, troppo tardi e non sta facendo nulla. Non ha ottenuto nulla. Quindi il tempo delle dichiarazioni è davvero finito. Dobbiamo andare avanti”.

Molto dura anche la posizione del Ministro degli Esteri irlandese Simon Harris: “Se l’Unione europea non agisce collettivamente ora e non adotta sanzioni contro Israele, quando lo farà? Le organizzazioni internazionali ci hanno detto che a Gaza è in corso una carestia. C’è un’attività genocida.”

Fonte: tgcom24, Sky tg24

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