Visita del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a Poggioreale, in occasione della “Festa della musica”, organizzata dal Garante campano Ciambriello.
“Festa della Musica” è l’evento che stamane ha portato a Poggioreale il rapper Paky che, protagonista dello spettacolo, si è
esibito davanti a un pubblico di detenuti insieme al rapper napoletano Geolier, suo amico e ospite per l’occasione.
Promossa dal Garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misura restrittiva della libertà personale, Samuele Ciambriello, e patrocinata dal
Comune di Napoli, questa iniziativa ha avuto lo scopo di creare un momento di incontro tra il mondo di dentro e quello di
fuori, attraverso la musica. È stato solo il primo di una serie di appuntamenti che avranno luogo in diversi Istituti di penadella Campania.
L’evento di oggi è stato introdotto dal direttore della Casa circondariale di Poggioreale, Carlo Berdini, che ha
sottolineato l’importanza dell’iniziativa e i problemi di sovraffollamento e strutturali di cui soffre Poggioreale. Ha poi preso la parola il Garante campano,
Samuele Ciambriello, che ha sollecitato un maggiore impegno istituzionale perché «il carcere non continui ad essere il cimitero di viventi, così come è adesso».
«Sembra difficile far coesistere musica e carcere – ha dichiarato il Garante Ciambriello -. Ho promosso un’ora d’aria
colorata nel carcere, un luogo senza tempo. La musica agisce sugli stati d’animo più profondi, sulle emozioni. É nutrimento della mente e dello spirito».
L’ultimo intervento, prima dell’esibizione, è stato del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha garantito l’impegno della
sua Giunta a migliorare la situazione delle carceri napoletano. «Ho accettato volentieri l’invito dell’amico Samuele, con
il quale ho collaborato anni fa, quando ero rettore dell’Università Federico II, per aprire il Polo Universitario nel carcere di Secondigliano – ha ricordato
Manfredi – Il sindaco della città è qui per dire ai reclusi che la città è pronta a dare una mano a chi vuole ripartire, riscattarsi».
Presenti all’incontro anche il Garante metropolitano Pietro Ioia, l’assessora alle Politiche giovanili e del lavoro del Comune di Napoli, Chiara Marciani e il delegato
per la Cultura e gli eventi musicali a Napoli, Ferdinando Tozzi.
La scelta di esordire con Paky non è stata
casuale, visto che l’artista è da sempre sensibile al tema della detenzione. Il breve concerto è stato seguito da un
momento di incontro tra i due rapper e i detenuti, nello spirito di quel percorso che, secondo il Garante Ciambriello, deve far passare «dalla reclusione all’inclusione sociale».