Con la presidenza di Conte,il M5s è davvero cambiato,le ideologie imposte verranno rispettate.
A quanto pare Vito Crimi e Paola Taverna,sarebbero pronti a firmare un contratto da circa 70 Milà euro annui come collaboratori parlamentari.
Sembrano lontanissimi i tempi in cui Taverna dichiarava, in romanesco: «Io nun sò politica, sono solo una cittadina. La casta difende i privilegi». La casta, cruccio grillino scomparso dai radar delle battaglie pentastellate: «La casta vuole tenersi il malloppo dei vitalizi, noi non molleremo», diceva Crimi.
A breve, la ex vicepresidente del Senato e l’ex reggente del Movimento, dopo due legislature a carico dei contribuenti, tornerebbero a essere retribuiti grazie alle tasse versate dai cittadini. Inquadrati nei gruppi parlamentari e retribuiti con 3 mila euro netti al mese, Taverna e Crimi avrebbero vantato un credito di fedeltà nei confronti di Conte che, per il momento, si sarebbe sbilanciato nel garantire soltanto loro due tra i parlamentari che hanno già consumato il doppio mandato. Così, Crimi e Taverna vestiranno i panni dei collaboratori di Camera e Senato, lavorando e guadagnando per altri cinque anni grazie alle istituzioni del potere legislativo. L’operazione segue i regolamenti delle due Camere ed è tutta lecita.
Fonte: Open