Fumata bianca per le riforme: premierato, stop ai senatori a vita e anti-ribaltone

31 Ottobre 2023 - 11:01

Fumata bianca per le riforme: premierato, stop ai senatori a vita e anti-ribaltone

La maggioranza ha trovato l’accordo sulle riforme costituzionali. Il pacchetto, contenuto nel ddl Casellati, prevede l’elezione diretta del premier, lo stop ai senatori a vita e la norma anti-ribaltone. Il Consiglio dei ministri dovrebbe approvarlo venerdì 3 novembre. Meloni ha anche il sostegno di Renzi.

La riunione si è tenuta ieri a Palazzo Chigi, dopo aver blindato la legge di bilancio. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha presieduto l’incontro con gli alleati di centrodestra: Salvini, Tajani, Lupi e Cesa. Ha presentato il suo progetto di riforma, che era una delle sue promesse elettorali.

La riforma prevede che il presidente del Consiglio sia eletto direttamente dai cittadini. In questo modo, si vuole dare più stabilità al governo e più centralità al voto. Il premier avrà anche più poteri, come la nomina dei ministri e la fiducia parlamentare.

La riforma prevede anche la fine dei senatori a vita, una figura che molti ritengono anacronistica e privilegiata. L’unico caso in cui si potrà nominare un senatore a vita sarà quello degli ex presidenti della Repubblica. Gli attuali senatori a vita resteranno in carica fino alla fine della legislatura.

La riforma prevede anche una norma per evitare i ribaltoni e i cambi di maggioranza in corso di legislatura. Se il premier eletto dal popolo dovesse cadere, si potrà tentare di ricostituire la stessa maggioranza con lo stesso premier o con un altro esponente della stessa coalizione. Solo se questi tentativi fallissero, si tornerebbe alle urne.

La riforma ha ottenuto il via libera da tutti i partiti della maggioranza. Salvini ha elogiato il progetto su Twitter, dicendo che ora il voto degli italiani conterà di più. Tajani ha confermato l’accordo sul testo che andrà in Cdm. Lupi ha assicurato la condivisione del contenuto proposto da Meloni.

Anche il ministro per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati, si è detta soddisfatta dell’esito della riunione. Ha definito la riforma come la “riforma delle riforme”, che darà un nuovo assetto istituzionale al Paese. Ha ringraziato la Meloni per aver portato avanti il progetto con determinazione.

La riforma ha trovato anche il sostegno di Matteo Renzi, leader di Italia Viva e oppositore della maggioranza sovranista. Renzi ha detto che se Meloni porterà la riforma con l’elezione diretta del premier, lui ci sarà. Ha aggiunto che si tratta di una proposta condivisibile e positiva per il Paese.

La riforma dovrà ora passare al vaglio del Consiglio dei ministri, previsto per venerdì 3 novembre. Poi inizierà il suo iter parlamentare, dove dovrà ottenere i due terzi dei voti in entrambe le Camere. Se approvata, la riforma cambierà radicalmente il sistema politico italiano.