Nel cuore di una partita incandescente tra Empoli e Roma, M’Baye Niang ha scritto la sua storia. L’attaccante franco-senegalese ha segnato il gol decisivo nel finale, garantendo all’Empoli la permanenza in Serie A e condannando il Frosinone alla retrocessione. Ma dietro a questo trionfo c’è un doppio errore arbitrale che ha potuto cambiare il destino del campionato.
Tutto è accaduto al Castellani, quando il cronometro segnava il minuto 90:57. In un’azione offensiva dell’Empoli, Niang ha steso il romanista Bove con un calcione deciso. L’arbitro Massa ha punito l’azione con una semplice punizione per la Roma, ignorando il meritevole cartellino giallo per l’attaccante.
Ma non è finita qui. Niang, già ammonito per proteste veementi, è scampato a ulteriori provvedimenti disciplinari. Eppure, il secondo errore è stato ancora più grave: l’arbitro non ha concesso il vantaggio alla Roma, nonostante il pallone fosse finito a Pellegrini, pronto per una pericolosa ripartenza in superiorità numerica.
Questo doppio errore ha avuto conseguenze decisive. Niang avrebbe dovuto essere espulso, impedendogli di segnare il gol che ha salvato l’Empoli e condannato il Frosinone. Ma forse, quella ripartenza avrebbe potuto essere letale per la squadra toscana. Un finale da brividi, dove ogni decisione ha pesato sulla lotta per la salvezza.