I due pitbull che hanno sbranato e ucciso il piccolo Francesco Pio D’Amaro a Eboli non verranno abbattuti.
È questa la decisione presa dalla Procura di Salerno in merito alla vicenda accaduta qualche giorno fa. I due cani, verranno affidati ad una struttura di rieducazione per un certo periodo, al termine del quale, verranno restituiti ai legittimi padroni.
Per i due molossi, Totò e Pablo, questi i loro nomi, è previsto pertanto un vasto programma di recupero comportamentale, interamente a carico dei proprietari. Al termine del periodo di rieducazione, potranno tornare in possesso dei padroni. In caso di esito negativo, verranno dati in affido ad un’altra struttura competente o ad altre persone che se ne vogliano prendere cura.
Una decisione, quella della Procura di Salerno, che ha fatto molto discutere. Sul mondo dei social, infatti, moltissimi utenti hanno dato pareri contrastanti. Da una parte vi era chi proponeva che venisse effettuato un abbattimento immediato dei due pitbull dopo la tragica morte del piccolo Francesco Pio. Dall’altra, invece, c’è chi è a favore del programma di rieducazione e che, pertanto, attribuisce l’intera colpa ai proprietari dei due molossi.
Ad ogni modo, al momento, per la morte del piccolo risultano iscritti al registro degli indagati ben cinque persone: i due padroni, la madre e i due zii del bambino.
Fonte: Tele Club Italia