Francesco Chimirri, cosa è successo davvero: «In auto spranghe e tirapugni». La fuga e la lite dopo aver urtato lo specchietto

8 Ottobre 2024 - 10:26

Francesco Chimirri, cosa è successo davvero: «In auto spranghe e tirapugni». La fuga e la lite dopo aver urtato lo specchietto

Un uomo di 44 anni ucciso, a conclusione di un inseguimento, da un poliziotto, che poi rischia il linciaggio ad opera dei familiari della vittima e finisce in prognosi riservata in ospedale.

É accaduto nel pomeriggio a Crotone. Per la ricostruzione dei fatti sono in corso le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale.

La vittima è un pizzaiolo, Francesco Chimirri, noto anche perché molto attivo su TikTok, dove aveva quasi 158mila follower.

Del poliziotto che lo ha ucciso, in servizio nella Questura di Crotone, si sono apprese, al momento, soltanto le iniziali e l’età, G.S., di 37 anni.

L’agente é stato ricoverato nell’ospedale di Catanzaro, dove sarà sottoposto nelle prossime ore ad un intervento chirurgico per le numerose lesioni che ha riportato soprattutto al volto.

L’agente, comunque, non sarebbe in pericolo di vita. Secondo fonti informate, si tratta di un ispettore di grande esperienza, in servizio alla Squadra mobile, che si stava recando in ufficio e che ha fatto fuoco dopo aver subito una pesante aggressione.

La vicenda ha avuto inizio ad Isola Capo Rizzuto, un centro a pochi chilometri da Crotone.

Secondo quanto spiega il Corriere della Sera, la Dacia Duster con Chimirri a bordo (insieme a un altro uomo) avrebbe urtato lo specchietto laterale dell’auto del poliziotto. Anziché fermarsi, i due avrebbero accelerato per seminarlo: il poliziotto, con la sua Peugeot 208, li avrebbe però seguiti fino al quartiere Lampanaro, considerato dagli investigatori ad alta sensibilità criminale perché vi risiedono numerosi pregiudicati, dove i tre sono scesi dalle auto.

Davanti alla richiesta dell’ispettore sul perché non si fossero fermati, è nata una lite e Chimirri e l’amico avrebbero preso le spranghe e tirapugni dal cofano, per picchiarlo: a quel punto, dopo l’intervento dei parenti nel frattempo scesi in strada, l’agente avrebbe estratto la pistola d’ordinanza e avrebbe sparato tre volte per difendersi.

Uno dei colpi ha colpito proprio Chimirri, morto durante il trasporto in ospedale.

Solo l’intervento dei carabinieri, giunti nel frattempo sul posto, ha consentito di riportare la situazione, sia pure con grande difficoltà, alla calma, sottraendo il poliziotto da una situazione che si era fatta per lui molto critica. Il poliziotto ha invece fratture multiple, lesioni alla testa, e ha perso diversi denti.

I militari stanno anche sentendo, nella qualità di testimoni, le persone che hanno assistito alla scena.

Obiettivo delle indagini, in particolare, è di ricostruire l’intera dinamica dei fatti culminati con la morte di Francesco Chimirri e di identificare le persone che hanno aggredito e quasi linciato il poliziotto in modo da inchiodarle alle loro responsabilità.

Un compito difficile anche perché la scena dell’aggressione sarebbe avvenuta fuori dal campo visivo delle telecamere.

La vicenda ha suscitato scalpore sia a Crotone che ad Isola Capo Rizzuto.

L’agente è in servizio da alcuni anni ed é considerato un poliziotto esperto e di grande professionalità.

Stima circondava anche Francesco Chimirri, conosciuto da molti per la sua professione di pizzaiolo e per il suo attivismo sui social.

Le indagini dei carabinieri dovrebbero consentire a breve di chiarire tutti i contorni della vicenda.