Franceschini su Coronavirus e Spettacolo: Niente titoli di coda!

17 Novembre 2020 - 23:46

Franceschini su Coronavirus e Spettacolo: Niente titoli di coda!

 Coronavirus, Cultura e Spettacolo.

Ora sappiamo che un dialogo è possibile.
C’è. Si sta verificando sotto i nostri stessi occhi.
Spesso accade che non si riesca subito a trovare un oggetto o una soluzione; non la si trova finché la si continua a cercare.
Poi, in realtà, ci suggeriscono che quell’oggetto o quella soluzione si trova già sotto il nostro naso:
così forse anche adesso deve esserci sfuggito qualcosa.

Ma ecco che ora, finalmente, tutto quel comparto di Lavoratori che «ci fanno tanto divertire» può tirare un sospiro di sollievo. A dircelo è il
Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

È delle ultime ventiquattro ore infatti l’istituzione di un tavolo permanente per lo Spettacolo, relativamente all’emergenza Coronavirus.

D’altronde è un dialogo con le Istituzioni che si è cercato fino allo scorso 30 ottobre – per esempio – con la manifestazione nazionale dei Lavoratori dello Spettacolo.

Risorse certe fino alla ripartenza del settore; tavolo permanente tra parti sociali e i Ministeri per il rilancio del settore; adeguato piano strutturale che garantisca tutele per tutti i Lavoratori atipici e discontinui, specie in caso di fermo lavorativo. Alcune delle richieste dell’“Assenza Spettacolare”, titolo della manifestazione che ha posto l’accento sul disagio che il settore vive in questo momento – e non solo.

La strada è ancora lunga, ma ora un tavolo permanente c’è. Il decreto che lo istituisce è stato firmato.
Il Ministro Franceschini si è così espresso:

«Nasce il tavolo permanente per lo Spettacolo e il Cinema, necessario per l’ascolto costante di tutte le realtà di questi settori, pesantemente colpiti dalla pandemia. Il dialogo continuo di questi mesi ha permesso di adottare importanti misure condivise. È ora di fare di questo dialogo un metodo di lavoro».

Il tavolo è infatti articolato in una sezione per lo Spettacolo dal vivo e in una sezione per il Cinema e l’Audiovisivo. Allora noi possiamo immaginarlo, questo simposio. Possiamo immaginare che non troveremo, a questo tavolo, commensali lieti di gustare vivande e degustare vini. Probabilmente non troveremo neppure convitati disposti a recitare e cantare versi d’occasione. O desiderosi di assistere a danze, giochi, intermezzi e trattenimenti vari.

Ma troveremo sicuramente, un rappresentante per ognuna delle seguenti organizzazioni: AFI, AGIS, AIDAP, ANEM, ANFOLS, Assolirica, Assomusica, ATIP, Bauli in piazza, CGIL, CISL, Cresco, Facciamo la conta, FAS, Federvivo, FEDITART, FEM, FIALS, FIME, FIMI, Italia live, La musica che gira, PMI, Squadralive, Scena Unita, UGL, UIL, UNITA
(nella sezione per lo Spettacolo dal vivo).

Così come troveremo un rappresentante per ognuna delle seguenti altre organizzazioni: 100 Autori, AGICI, ANAC, ANEC, ANICA, APA, APE, CGIL, CISL, CNA, FIDAC, UGL, UIL, UNITA, Univideo
(nella sezione per il Cinema e l’Audiovisivo).

Possiamo immaginare che troveremo convitati ansiosi di decantare l’Articolo 9 della Costituzione Italiana, il quale recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”.

Possiamo altresì immaginare che troveremo commensali, i quali vorranno narrare “l’ira funesta” di tutti quei Lavoratori intermittenti e/o atipici. Lavoratori che non possono usufruire in tempi celeri e umani dei benefici economici necessari, erogati per una categoria già martoriata e in fermo. Ancora, possiamo immaginare che troveremo necessità di rimembrare tutte quelle volte in cui si è chiesto di pazientare. Pazientare per le inefficienze o per i disagi assistenziali e della previdenza sociale.


Ora il tavolo permanente c’è
. E, come il Ministro ha dichiarato, è un tavolo che «esamina le problematiche connesse all’emergenza da COVID-19 nel settore di competenza e valuta l’adozione delle opportune iniziative relative alle misure per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall’emergenza sanitaria, con particolare riguardo alla tutela dei lavoratori».

Quindi non sarà questa la volta in cui si dovrà, con amarezza, affermare che “mentre il medico studia, il malato muore”.
Stavolta c’è il tavolo e siamo fiduciosi.
Ci aspettiamo grandi cose.

https://www.beniculturali.it/comunicato/coronavirus-franceschini-attivato-il-tavolo-permanente-per-lo-spettacolo-dal-vivo-il-cinema-e-laudiovisivo

Marilìa Testa

Da bambina comincio a muovere i primi passi nell’ambiente dello Spettacolo, animata dal “fuoco sacro” di una Vocazione Artistica. Non disgiunte, le passioni per gli studi classico-umanistici, la scrittura e un certo tipo di giornalismo (d'inchiesta e radiotelevisivo). Nata a Napoli, vivo a Pozzuoli, nella terra ardente (per etimologia, ma non solo) dei Campi Flegrei e figlio dei vulcani risulta, un temperamento impetuoso e idealista, sanguigno, viscerale e volitivo che mi guida. Mi piace definirmi una “ricerc-Attrice” per la totale abnegazione e lo spirito da cronista con cui affronto un lavoro, cercando materiale utile, al fine di arricchire un bagaglio personale e la vita interiore di un personaggio da incarnare, in contatto con la mia emotività, incanalando emozioni ed energie, anche sulla scia dei metodi Stanislavskij-Strasberg. Verità e Giustizia come princìpi fondanti e personali motori interiori. Credo fermamente nell'importanza e nella necessità di una libera informazione, anche per far fronte a momenti emergenziali - in periodi di crisi collettiva - con una maggiore prontezza e consapevolezza. Vorrei provare a offrire un servizio di approfondimento culturale, con un focus sul settore Cultura e Spettacolo, nella speranza di una qualche utilità sociale.