Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito, ha rivelato che la posizione dei terremoti è cruciale, per tale motivo la scossa di questa mattina , che ha avuto origine nel golfo di Pozzuoli, è stato avvertito fortemente nell’area occidentale della provincia. Questo evento segue un terremoto di magnitudo 4 dell’anno scorso, sentito anche nei paesi vesuviani. La percezione di un terremoto varia in base a localizzazione, profondità e magnitudo. Il terremoto di oggi è tra i più intensi registrati durante l’attuale crisi bradisismica dei Campi Flegrei.
Da inizio anno, i sismografi dell’Ingv di Napoli hanno registrato 1.920 terremoti, la maggior parte di magnitudo molto bassa. Di Vito segnala un rallentamento nel sollevamento del suolo, ora inferiore a dieci millimetri al mese. La scossa di oggi ha rilasciato tensioni accumulate, che possono verificarsi sia sulla terraferma sia nel golfo.
Non si sono notate variazioni geochimiche questa settimana. L’Osservatorio Vesuviano ha discusso la deformazione del suolo. Dopo due lievi aumenti, la velocità di sollevamento ha rallentato. Tuttavia, il suolo continua a deformarsi. Nel golfo si sono create le condizioni per una frattura che ha causato il terremoto di magnitudo 3.9. I terremoti con epicentro marino sono meno frequenti, ma di magnitudo maggiore e più profondi. Il terremoto delle 5:44 di oggi è stato superficiale. Ulteriori studi chiariranno il meccanismo, che sembra tipico dei terremoti nel golfo.
L’Ingv sta analizzando il monte Olibano. C’è un deficit di deformazione: il suolo si deforma meno del previsto. Questo potrebbe dipendere da vari fattori, attualmente in studio. Questo aspetto fa parte del fenomeno del bradisismo, ma presenta caratteristiche uniche.
Al momento non si segnalano danni a strutture
fonte:il mattino
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