Auspica un’alleanza per vincere la sfida dei prossimi Fondi Europei il Ministro Enzo Amendola, intervenendo al convegno organizzato dalla Fondazione Città Nuova e l’Associazione Maia. Una tavola rotonda, quella tenutasi nel pomeriggio di sabato 12 settembre a Napoli, tra politica, Università e istituzioni per tracciare insieme una comune visione alla vigilia di quella che sarà una stagione straordinaria per tutta Italia. “Dalla crisi determinata dall’emergenza covid si è compreso che la bolla populista non serve a nulla. A marzo Salvini e la Meloni auspicavano l’uscita dall’Europa. Noi ci siamo messi e in quattro mesi abbiamo chiuso un accordo storico che cambierà il nostro futuro” – ha spiegato il Ministro agli Affari Europei, Enzo Amendola. Nel corso del suo intervento Amendola ha auspicato un’accelerazione per arrivare a gennaio 2021 con idee e progetti chiari e concreti. Questo può avvenire conclude il Ministro: “solo programmando il futuro con disciplina e onore e lavorando su tre aspetti: veloci, giusti e verdi” che non manca di esprimere tutta la sua approvazione rispetto a come il governatore De Luca e il Pd hanno gestito l’emergenza covid: “dando un senso di protezione: con messaggi chiari e decidendo. Non come ha fatto il sindaco di Napoli”.
Piero De Luca, deputato del Partito Democratico, nel corso del suo intervento ha sottolineato lo straordinario lavoro fatto in occasione delle Universiadi, ma anche la capacità di saper spendere i fondi europei da parte della Regione Campania: “Non dimentichiamo tutto il lavoro fatto, non solo durante l’emergenza Covid. La capacità di spendere i fondi europei, il successo delle Universiadi che hanno rappresentato un momento di svolta che ha portato alla ribalta nazionale una Campania diversa. Nei prossimi anni l’opportunità è il risultato ottenuto in Europa.
Gli fa eco Mario Casillo, candidato del Partito Democratico al Consiglio Regionale, capogruppo dem uscente: “Quello che stiamo per vivere è la vigilia di un nuovo boom economico. Ci assumiamo la responsabilità di essere classe dirigente che si assume la responsabilità di rilanciare Napoli e la Campania. Questo si può fare con un’alleanza con le forze attive del territorio, con chi in Parlamento si batte quotidianamente per il Sud, con chi crede nella strada dell’Europa. Siamo alla vigilia di un appuntamento importante: i fondi europei dovranno essere spesi in tempi contingentati, non possiamo fallire. Abbiamo bisogno di progetti chiari, che creino sviluppo. Dobbiamo essere rapidi, veloci nel dare risposte, questo possiamo farlo solo continuando ad ascoltare i territori e tramutare la loro speranza in progetti di sviluppo concreto”.